Il generale Figliuolo: vaccini a tutti entro l’estate. Contro il virus non vincerò io, vincerà l’Italia

13 Mar 2021 10:18 - di Adele Sirocchi
Figliuolo

Il generale Figliuolo è abituato a fare più che a parlare. Ma sul Foglio odierno qualcosa la dice. E sono parole, le sue, che rappresentano un balsamo per un Paese ferito e in preda all’angoscia per le nuove chiusure, per la seconda Pasqua in lockdown. In settimana arriverà il nuovo piano per le vaccinazioni di massa, che subentrerà al vecchio piano di Domenico Arcuri. Comprenderà centri come quello di Fiumicino. “Uno simile – dice Figliuolo – l’ho allestito per la Difesa alla Cecchignola, poi cercheremo di essere più capillari possibile”.

Figliuolo farà il vaccino AstraZeneca

Figliuolo non ignora le paure che stanno circolando sul vaccino AstraZeneca. E le liquida come suggestioni infondate. Il vaccino – afferma – “ha lo 0,002 per cento di casi assoggettabili a patologie gravi. E’ stato pubblicizzato male, purtroppo. Dai miei incontri con i vertici dell’Ema mi è stato ribadito che AstraZeneca è un prodotto fortissimo: teoricamente più la classe è avanzata e più funziona. Sui giovani, per paradosso, provoca risposte forti perché essendo forte con adenovirus dà una carica importante fin da subito con anticorpi, gli anziani che ne hanno di meno stanno subito meglio. Io farò AstraZeneca. C’è stato un problema di percezione, senza dubbio e una serie di problemi con le liberatorie. Tutto si risolverà quando arriverà Johnson & Johnson, a partire da quelli logistici visto che la dose è unica”.

Figliuolo: tutti vaccinati entro l’estate

Il generale commissario si sbilancia anche con le promesse. Tutta l’Italia avrà fatto il faccino entro l’estate, è la sua ottimistica previsione. “Puntiamo a chiudere la campagna entro l’estate – afferma – se faremo prima saremo stati più bravi. Se andrà male, tornerò a fare quello che facevo prima. Scherzo, ovviamente. Normalmente faccio le battaglie per vincere”. Una vittoria che sarà della nazione e non personale.  “L’importante non sono io, ho detto sì per senso di responsabilità verso lo stato. Vedrete, vincerà l’Italia“.

 

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