Covid, 467 morti e quasi 24 mila contagi. L’Ue sui vaccini: arriviamo a 107 milioni di dosi consegnate

31 Mar 2021 19:31 - di Agnese Russo
ue vaccini

Sono 23.904 i nuovi casi di coronavirus e 467 i morti in 24 ore. Ieri si erano registrati 16.017 nuovi casi e 529 morti. Il numero dei contagi in calo, però, non corrisponde a un minor tasso di positività. Il dato, anzi, cresce dal 5,3% al 6,8%, considerando che i tamponi di ieri erano stati 301.451 e quelli delle ultime 24 ore sono stati 351.221. Intanto l’Ue fa il bilancio dei vaccini consegnati nel primo trimestre: siamo a 107 milioni di dosi, molto meno di quelle che erano previste all’inizio.

Un lieve calo nei ricoveri

Un lieve miglioramento si registra sul fronte dei ricoveri. I pazienti in terapia intensiva sono infatti 3.710, dei quali 283 ricoverati nelle ultime 24 ore. Il bilancio tra entrati e usciti si attesta così a 6 in meno di ieri, facendo segnare un calo per il secondo giorno consecutivo. Nei reparti ordinari, invece, ci sono oggi 51 pazienti in meno, per un totale di 29.180 persone ricoverate.

Scende il numero degli attualmente positivi

I dimessi e i guariti, infine, sono stati 23.744, che portano il totale delle persone che dall’inizio dell’emergenza hanno superato il virus a 2.913.045. Sono poi 324 in meno gli attualmente positivi, che complessivamente ammontano a 562.508, mentre dall’inizio dell’emergenza le persone contagiate sono state 3.584.899, delle quali 109.346 sono morte.

L’Ue fa il bilancio dei vaccini ricevuti

Si continua a sperare nei vaccini, con l’Ue che ha annunciato che «entro la fine di questa settimana» gli Stati membri avranno ricevuto complessivamente 107 milioni di dosi dai diversi produttori. Nel dettaglio, nel primo trimestre 2021, quindi appunto entro la fine di questa settimana, l’Europa avrà ricevuto 29,8 milioni circa di dosi di vaccino AstraZeneca, 67,5 milioni di dosi di BioNTech/Pfizer e 9,8 milioni di dosi del vaccino di Moderna. AstraZeneca quindi dovrebbe sfiorare, ma non centrare, l’obiettivo di consegna minimo concordato nel comitato direttivo con la Commissione e gli Stati membri, che era di 30 milioni di dosi a fronte degli 80-90 milioni di dosi concordati inizialmente.

 

 

 

 

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