Valerio Massimo Manfredi in «condizioni gravi». La Procura apre un fascicolo: il punto delle indagini
Restano gravi le condizioni di Valerio Massimo Manfredi, ricoverato ieri dopo che la figlia lo aveva trovato esanime nel suo appartamento romano a causa delle esalazioni da monossido di carbonio. Per l’archeologo e scrittore, inizialmente ricoverato in coma al San Camillo, è stato necessario il trasferimento in elicottero all’ospedale Misericordia di Grosseto, dove era disponibile una camera iperbarica. Intanto si apprende che la Procura di Roma aprirà un fascicolo sul caso.
La Procura di Roma aprirà un fascicolo
Con Manfredi, nell’appartamento al rione Trastevere, c’era priva di sensi anche la scrittrice Antonella Prenner, e non la moglie come trapelato inizialmente. Filologa dell’Università Federico II di Napoli, Prenner a sua volta è ricoverata in terapia intensiva. Si trova al Policlinico Umberto I, dove l’hanno portata i soccorritori. I pm romani sono in attesa della prima informativa delle forze dell’ordine, che immediatamente hanno avviato i controlli sulla palazzina di via dei Vascellari. L’obittivo è capire da dove possa essersi sviluppata la perdita di monossido di carbonio. Da quanto emerso, i vigili del fuoco hanno messo sotto sequestro l’appartamento accanto a quello dello scrittore. Le analisi si concentrano su una caldaia all’interno dell’immobile, dalla quale potrebbe essere scaturita la fuga di gas, che aveva saturato l’intera palazzina.
Valerio Massimo Manfredi «in condizioni gravi, ma stabili»
Secondo quanto trapelato, lo scrittore è rimasto nella camera iperbarica di Grosseto per circa tre ore e poi è stato trasferito in terapia intensiva. Superata la notte, Valerio Massimo Manfredi resta dunque in prognosi riservata e sotto stretta osservazione dei medici grossetani, che per il momento non hanno fornito ulteriori informazioni se non che le condizioni sono critiche, ma stabili.