Truffe sentimentali online: tre donne raggirate con false promesse. Ecco quanto hanno sborsato
Hanno finto di essere militari e, instaurata una relazione online con le loro vittime, si sono fatti inviare del denaro. Sono tre le donne cadute vittima delle cosiddette “truffe sentimentali” a Ferrara, nelle ultime settimane. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, che ha ricevuto diverse denunce per truffa caratterizzate dall’aggressione alla sfera affettiva delle vittime.
Truffe sentimentali, il primo caso
Il primo caso, significativo anche dal punto di vista economico, riguarda un’assistente domiciliare di mezza età, di origine straniera ma residente da anni a Ferrara, che ha avviato su Facebook un’amicizia con un tale “Daniels”, sedicente militare di nazionalità statunitense in missione in Medio Oriente e Siria. Agganciata la vittima, l’uomo ha subito dirottato il contatto su un’applicazione di messaggistica più “sicura”, Viber. Che sfrutta la tecnologia Voipe che consente di fare chiamate e inviare messaggi gratuitamente ma soprattutto in completo anonimato.
Quando la donna ha chiesto a Daniels di chattare attraverso l’applicazione Whatsapp. A lei più conosciuta, l’uomo le ha fornito un’utenza britannica. Dopo tre settimane di intenso scambio di messaggi, quindi, Daniels ha promesso alla donna una vita affettiva insieme in Italia o negli Stati Uniti. Tuttavia, proprio quando i progetti erano sul punto di realizzarsi, Daniels ha detto alla donna di avere difficoltà personali ed economiche a cui doveva far fronte in poco tempo.
Versamenti per oltre 70mila euro
Impietosita dalle storie raccontate, la donna ha quindi messo assieme diverse somme di denaro, anche chiedendo prestiti ad amici e familiari, che ha inviato con regolarità all’uomo di cui si è innamorata. In totale ammontano a oltre 70.000 euro i versamenti effettuati attraverso Western Union, Money Gram e Ria e bonifici postali inviati anche ad agenzie russe. Ora la vittima ha anche importanti debiti da saldare.
Truffe sentimentali, il secondo caso
Anche un’altra donna ferrarese, sempre di mezza età, è stata contattata nello stesso periodo sul social Instagram da “Benjamin”, presunto militare americano in missione in Siria. Anche in questo caso i due iniziano un intenso scambio di messaggi in inglese via Whatsapp, con l’uomo che utilizzava un’utenza americana.
Per ottenere la fiducia della donna, il sedicente militare la invita anche a partecipare a una videochiamata per conoscersi meglio. La corrispondenza epistolare dura diversi mesi e i due progettano di vivere insieme in Italia. L’uomo però, dopo qualche mese, le comunica di avere problemi di salute e le chiede di scrivere all’Onu, fingendosi sua moglie – “sogno” che realizzeranno a breve – per richiedere un periodo di licenza e la possibilità, per lui, di raggiungerla in Italia.
Sborsati più di ottomila euro
La donna, commossa dalla fragile condizione psicologica del militare, gli invia il denaro per il viaggio. Da lì le richieste di denaro diventano incessanti, motivate da varie scuse: la necessità di farmaci che costano molto cari in Siria e l’esigenza di “sbloccare” la valigia dell’uomo, già spedita a casa della donna e rimasta ferma alla dogana. Benjamin, poi, insiste e richiede altro danaro, che la donna non esita a inviare convinta che a breve lo incontrerà. Quando comprenderà di essere stata raggirata, la donna scoprirà che durante i due mesi di frequentazione online ha inviato all’uomo più di ottomila euro.
Il terzo caso
Analogo episodio è accaduto anche ad una signora ferrarese, anziana, che a sua volta ha ricevuto una richiesta di amicizia su Instagram da parte di tale “William”, falso militare di nazionalità statunitense in missione in Medio Oriente e Siria. Accettata l’amicizia, l’uomo ha invitato la donna a proseguire la conversazione su un canale privato, utilizzando l’applicazione di messaggistica hangouts.
Dopo circa un mese di lunghe conversazioni quotidiane, William ha prospettato alla signora di incontrarsi, avviare una relazione sentimentale e magari vivere insieme. Sedotta la donna, William ha iniziato a rivelare difficoltà economiche emergenziali che lo costringevano a rinviare i progetti di vita insieme.
Raggirata: ecco quanto ha sborsato la terza vittima
Solo un aiuto economico consistente da parte della donna avrebbe potuto accelerare i tempi per realizzare il loro progetto d’amore. La vittima, una donna sola da anni, si ritrova quindi emotivamente talmente coinvolta da decidere di aiutare l’uomo in difficoltà, inviandogli denaro a cadenza quasi settimanale.
Solo quando le promesse e le continue richieste di aiuto, di denaro, diventano assillanti la malcapitata si rende conto di essere stata raggirata. Purtroppo però il danno oramai è fatto, 30mila euro sono passati dalle tasche della signora a quelle del truffatore.