“Sottomostri”, “Zombie”: il delirio grottesco di Travaglio “orfano” inconsolabile di Conte

25 Feb 2021 15:48 - di Gabriele Alberti
Travaglio Conte

Marco Travaglio sempre più bilioso. Ogni giorno confeziona sul Fatto Quotidiano una prima pagina e un editoriale intinti nel fiele. Orfano del tanto dal lui apprezzato premier Conte, ogni  cosa è buona non tanto per criticare il nuovo esecutivo – e ci mancherebbe altro-  ma per usare termini e immagini grotteschi, al limite del ridicolo. I ministri nominati non gli garbano? E allora si va all’invettiva personale, allo sfregio. I sottosegretari appena nominati diventano i “Sottomostri”. Vengono nominati di sera, con tanto di anticipazioni e indiscrezioni uscite nelle agenzie? Non va bene , per Travaglio sono stati scelti  “col favore delle tenebre”. Tutto sembra un film horror. Il che priva di credibilità anche le critiche che pure è doveroso fare.

Per Travaglio sono tutti “maggiordomi di B”

Le critiche da fare sarebbero ben altre: anche a noi questo governo non piace, ma non per antipatie personali. Travaglio va ben oltre il dato politico e invece riversa tutto il suo ego e i suoi odi verso le figure riconducibili a Berlusconi, Renzi e Salvini. La triade che toglie il sonno a Travaglio e la ragionevolezza.  Il suo moto di rabbia gira che ti rigira va verso  i Brunetta, Gelmini, Carfagna (offesa sui social in modo vergognoso); i Garavaglia, i Centinaio, i Molteni, a cui imputa i decreti sicurezza dell’era gialloverde.  Parla  dell'”Innominabile e dei suoi pappagalli” per descrivere con spregio le nomine berlusconiane. Così con disinvolta superiorità Per   Travaglio il mostro più mostro di tutti  è “L’ex avvocato di B. alla Giustizia”, Francesco Paolo Sisto.

La litania piena di furori

“Vergogniamoci per loro”, conclude teatralmente il suo editoriale. Che affianca una foto spettrale: compaiono i “sottomostri” rappresentati come zombie: in primis i due odiatissimi renziani Ivan Scalfarotto Teresa Bellanova: “Altri 38 migliori – è il sommario- FI si prende l’editoria e piazza la Bergamini. Salvini fa man bassa: Molteni (dl Sicurezza) al Viminale. IV ricicla Bellanova&Scalfarotto. 11 posti ai 5s e al Pd. Gabrielli va ai servizi. E Zingaretti si dimette”, conclude sarcastico.

Borgonzoni triturata

Mulè, Sisto, Bergamini sono “maggiordomi di B”. E il peggio lo dà con la Borgonzoni, già ieri “lapidata” dai radical-chic Veronesi e Concita De Gregorio: ” A proposito di “migliori”, torna in sella anche Lucia Borgonzoni : sarà di nuovo sottosegretaria alla Cultura (può essere utile, al riguardo, ricordare che durante il primo mandato aveva rivendicato di non leggere un libro da tre anni)”. Tutto il livore di Travaglio va ai “leghisti di ritorno”: “ci sono anche Massimo Bitonci (Mef) e Vannia Gava (Ambiente). Le new entries sono Rossano Sasso (altro ex sindacalista Ugl alla Scuola), la senatrice Tiziana Nisini , l’ex forzista Barbara Saltamartini , il pitbull da talk show Alessandro Morelli . Insomma, livore puro, critica costruttiva zero. Si rassegni, il Conte ter è un sogno tramontato. Che non diventi un incubo. Criticare sì,  cattiveria no.

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