“Il ciccione sta morendo”: la bestiale frase su Maradona alimenta i sospetti dei magistrati
“Il mondo intero ha diritto di conoscere tutte le verità” intorno agli ultimi giorni di vita di Diego Armando Maradona. Lo afferma l’avvocato storico Angelo Pisani, alla luce dei nuovi dettagli emersi sulla sua morte. In particolare Pisani si riferisce all’audio pubblicato dal portale Infobae della conversazione tra il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov (“il gordo (grasso) sta morendo”). La domanda da porsi ancora più convintamente è “se è stato fatto davvero tutto il possibile per salvare il Pibe de Oro?”.
Una frase che entra a far parte dell’inchiesta della Procura di San Isidro per negligenza e abbandono di persona. Prefigurando l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti dei due personaggi chiave, Luque e la psichiatra Cosachov.
Pisani: nella vicenda della sua morte qualcosa non andava
L’avvocato italiano ha sempre sostenuto sin dall’inizio che c’era qualcosa che non andava in questa vicenda, che Diego “era stato abbandonato” e che bisognava indagare continuando a difendere sempre la sua immagine. “Lo dico da fratello e nipote di medici, quel ‘medico’, come si evince dal suo primo audio di chiamata soccorsi, non ha avuto alcuna umanità. Si è coperto di ridicolo e vergogna”, dice all’Adnkronos Pisani. Che aggiunge: “totale solidarietà ai figli nel perseguire ogni responsabile della gestione e morte di Diego”.
“Qualcuno ha badato solo al proprio interesse”
“Il paziente Diego, come tutti quelli che hanno abusato (in gioventù) di cocaina, aveva una ipertrofia del muscolo cardiaco con scarsa funzionalità. Ma Diego non aveva alcun cardiologo che lo curava e questo basterebbe a inchiodare i responsabili anche medici che avevano l’obbligo di salvarlo anziché abbandonarlo e poi parlare come abbiano sentito. Sono clamorosamente evidenti le responsabilità sulla sua morte di chi aveva l’onere e l’onore di accudirlo. Negli ultimi mesi prima della fine, c’è stato solo qualcuno che ha badato al proprio interesse piuttosto che ai diritti e bisogno dell’uomo Maradona”, conclude l’avvocato che all’amico Diego ha dedicato un libro – “L’avvocato del D1os”– in sua difesa, come gli fu richiesto in vita dal campione.