Conte all’università di Firenze per la sua lezione-comizio. Contestato da destra e da sinistra
Giuseppe Conte è tornato all’Università di Firenze nel primo pomeriggio. Per la sua lectio magistralis in diretta streaming dal titolo “Tutela della salute e salvaguardia dell’economia: lezioni dalla pandemia“. Una conferenza tutta politica che poco ha a che fare col Diritto privato.
Conte fa lezione e difende il suo governo
E della quale Conte ha approfittato per fare, come al solito, la ruota. E per vantarsi della sua azione di governo. Difendendo i numerosi Dpcm, necessari “per l’imprevedibilità della pandemia”. Difendendo anche le restrizioni “attuate dialogando con Parlamento ed enti locali”. Insomma ha voluto presentarsi come grande statista.
All’univeristà terrà lezioni, conferenze e seminari
Durante il colloquio con il rettore Luigi Dei ha definito le modalità del suo ritorno all’Università: terrà lezioni, conferenze e seminari nell’ambito dell’insegnamenti già programmati dei corsi di laurea di giurisprudenza, nonché dei corsi del dottorato di ricerca in scienze giuridiche e della Scuola di specializzazione per le professioni legali.
Le contestazioni del Collettivo degli studenti
Ma il suo ritorno in ateneo è stato all’insegna delle contestazioni. Quelle del Collettivo degli studenti che chiedono il ritorno in classe in sicurezza. Davanti al rettorato è stato issato anche uno striscione dove si legge: “Conte e Dei: i vostri teatrini non garantiscono il diritto allo studio. Priorità all’istruzione pubblica”. Presenti in piazza anche una decina di genitori che fanno riferimento al comitato Priorità alla scuola ed anche loro chiedono che le lezioni tornino a svolgersi in sicurezza nelle classi.
La Lega: non utilizzi la tribuna accademica per farsi propaganda
La lezione comizio non ha avuto buon accoglienza da parte della Lega, che ha invitato l’ex premier a non utilizzare la tribuna accademica per parlare della sua esperienza a Palazzo Chigi. “Non utilizzi una lezione universitaria per farsi propaganda: naturale tornare ad insegnare ma – commenta la capogruppo del Carroccio in consiglio regionale Elisa Montemagni – impartisca lezioni di diritto non di politica”.