Bollettino Covid, 15.479 casi. Indice di positività al 5,2%. Effetto vaccino: meno casi tra gli over 80

19 Feb 2021 17:31 - di Redazione

Sono 15.479  i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. I tamponi effettuati sono 297mila. Ieri i positivi erano stati 13.762. Le vittime sono invece 353, ieri erano state 347. Risalgono i ricoveri in terapia intensiva dove attualmente sono ricoverate 2.059 persone (+14 da ieri). I guariti in totale sono 2.303.199 (+17.170), gli attualmente positivi 382.448 (-2.053). L’indice di positività sale al 5,2%.

81 posti liberi nelle rianimazioni

Oggi c’è stata anche la conferenza stampa sul monitoraggio settimanale dell’andamento dell’epidemia in Italia. “Abbiamo un margine di posti letto liberi nelle rianimazioni che si coniuga, nel periodo che va dal 12 febbraio a oggi e quindi nell’ultima settimana, con una riduzione di 81 posti letto nelle terapie intensive”, ha sottolineato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli. Un “gruzzoletto da difendere” l’ha definito Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità.

Meno casi di positività tra gli over 80: è l’effetto del vaccino

“Nella fascia della popolazione ‘over 80’ – ha detto Brusaferro – c’è una decrescita dei casi legata alla campagna vaccinale. Nell’ultima settimana la forbice si sta aprendo ed è un primo segnale importante della campagna vaccinale”. “Nelle fasce di età più giovani si osserva una leggera ricrescita” dei casi di Covid-19, “anche se sempre all’interno di un numero contenuto. Non è chiaro su quale sia l’origine, ma è un’indicazione presente anche in altri Paesi e va approfondita”.

Il Cts a favore delle iniziative per ottenere il maggior numero di dosi di vaccini

Il Comitato tecnico scientifico – ha aggiunto Locatelli – “è a favore di tutte le iniziative condotte a livello nazionale e centrale per cercare di ottenere il maggior numero di dosi. In questa prospettiva la posizione è allineata con la presidente della Commissione europea”. Rispetto all’Europa, dunque, “il principio è lo stesso: andare a verificare attraverso le agenzie regolatorie, Ema per l’Europa e Aifa per l’Italia, i profili di sicurezza e le evidenze di efficacia, basandosi sulla documentazione che viene fornita, senza saltare i passaggi che sono importanti per garantire efficacia e sicurezza”.

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