Profondo rosso per il turismo montano. Lollobrigida: “Ora ascoltate le proposte di FdI”
Profondo rosso per il turismo montano. La chiusura degli impianti prevista fino al prossimo 18 gennaio e che con ogni probabilità sarà prorogata, rischia di dare il colpo di grazia a questo comparto e a tutta la sua filiera. Un modo di affrontare l’emergenza covid che, come evidenzia il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, sta condannando a porte il settore. La perdita complessiva registrata è di circa 12 miliardi, secondo una prima stima fatta dalle Regioni. Su questi dati drammatici il fantasma di una stagione che potrebbe saltare definitivamente.
Lollobrigida: “Noi abbiamo ascoltato gli operatori del settore”
“Una tragedia” l’ha definita Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef, associazione nazionale che riunisce i gestori funiviari. Ma l’economia della montagna non riguarda solo loro ma tutto un indotto fatto di albergatori, ristoratori ed esercizi commerciali. Adesso le comunità montane chiedono ristori per almeno 4-5 miliardi. Di fatto la stagione invernale ripartirà solo il prossimo Natale e questa è una débacle è senza precedenti. FdI è sempre stata vicina al settore, ascoltandone richieste e crescenti difficoltà. Non solo sono mancati incassi ma anche costi fissi che restano a carico degli operatori sciistici: come le piste e gli impianti da manutenere. I dati dei contagi non permettono la ripartenza ma anche con l’apertura in sicurezza, rispettando i controlli, il turismo sarebbe fermo. Soprattutto se dovessero essere confermate le ipotesi di chiusura dei confini anche tra regioni che sono nella fascia gialla.
L’ordine del giorno di FdI
Francesco Lollobrigida ha fanno notare che la situazione era stata segnalata al governo più d’una volta. Invece, senza ascoltare le proposte, l’esecutivo “ha messo in ginocchio tutto il comparto del turismo invernale. Una situazione che avevamo abbondantemente previsto – precisa il capogruppo di FdI alla Camera – . E per la quale avevamo promosso una campagna di ascolto con gli operatori del settore”. Questo lavoro, come ricordato da Lollobrigida, ha “portato all’approvazione di un ordine del giorno per impegnare il governo affinché il sostegno economico fosse oggetto di condivisione con i rappresentanti della categoria”. Il capogruppo di FdI a Montecitorio pertanto torna all’attacco e raccoglie l’appello dei lavoratori. Chiede “ristori per l’intera filiera dei comprensori montani. Non solo per gli operatori degli impianti sciistici e di risalita ma anche per il comparto alberghiero e della ristorazione per sostenere l’indotto diretto e indiretto”.