Poliziotti maiali? Gianna Nannini non si scusa: “Contro gli abusi è giusto protestare” (video)
Non si arresta la polemica sul video della canzone di Gianna Nannini ‘L’aria sta finendo’ in cui i poliziotti vengono raffigurati una volta come maiali che picchiano una persona di colore, con evidente richiamo al caso americano di George Floyd, e l’altra come maiali nell’uniforme del reparto mobile. I sindacati di polizia, ieri, hanno espresso durissime proteste, ma la cantante italiana, oggi, non si è scusata, anzi, ha rilanciato sull’importanza di denunciare…
Gianna Nannini e i poliziotti maiali
“Non posso credere che una canzone d’amore come ‘L’aria sta finendo’ scateni tutto questo odio. La musica ha i suoi messaggi e così i video che li rappresentano. L”Arte’ è uno stato indipendente. Nessuno di noi, e me per prima sia chiaro, vuole offendere la polizia e chi rischia ogni giorno la propria vita, ma nemmeno vogliamo che un altro essere umano abusi del proprio potere”. Gianna Nannini replica così alle alle proteste dei sindacati di polizia, aggiungendo. “Purtroppo siamo tutti a conoscenza di tragici episodi in cui è capitato, vedi il caso di George Floyd negli USA. È per questo che nel video alcune istituzioni vengono raffigurate, per esempio, con volti di maiali e non di persone: proprio per evidenziare forme di potere degenerate e non umane. Love and peace sempre. Gianna”.
“L’aria sta finendo” è in promozione con quel brutto video…
“L’aria sta finendo” è il nuovo singolo in radio di Gianna Nannini, estratto dal suo ultimo album di inediti “La differenza” e parla della necessità di cambiare le nostre abitudini di vita prima che ‘l’aria finisca’. Il videoclip del brano, in animazione rotoscopica, è scritto e diretto da Luca Lumaca. Punta il dito sulla nostra società che da tempo ha perso l’armonia: una parte del mondo spreca le risorse, è resa insensibile da una cultura dello scarto e prevarica i più deboli costruendo muri mentali e fisici. Poi ritrae nel video i poliziotti con maschere di maiale…
La protesta dei poliziotti italiani
L’indignazione è generale, nella categoria. “Immagino non sia un caso che la canzone legata al videoclip di Gianna Nannini si chiami ‘L’aria sta finendo’. Evidente sì, sta finendo l’ossigeno” aveva detto ieri all’Adnkronos Andrea Cecchini, segretario generale di Italia Celere, il sindacato del Reparto Mobile della Polizia di Stato. “Cantanti e opinionisti vedono fascismo dappertutto, ma non si azzardino ad accomunarci a regimi dittatoriali e ai maiali. Non accettiamo di vedere maiali in divisa antisommossa picchiare selvaggiamente e brutalmente delle persone di colore a terra – incalza Cecchini – e non accettiamo più che le Istituzioni non prendano mai una posizione. Farci passare da razzisti e violenti è l’arte demagogica di una ideologia che chiede e vuole solo impunità per spacciatori, facinorosi e assassini. Ma a tutto c’è un limite, e questa è una diffamazione bella e buona, gravissima e aggravata”.
“Il videoclip di Gianna Nannini è sicuramente una grossa caduta di stile dal punto di vista del rispetto per le istituzioni e per l’identificazione dei poliziotti in ordine pubblico con i maiali” dice Saturno Carbone, segretario generale Siulp di Roma, commentando il filmato all’Adnkronos. “Ognuno ha le proprie idee, ma quanto abbiamo visto è vergognoso – aggiunge il sindacalista – I poliziotti e la Polizia italiana sono indicati ormai da tantissimi anni come l’istituzione più gradita in assoluto. Siamo persone per bene, facciamo il nostro lavoro e difendiamo anche queste persone, che purtroppo stanno dissipando ogni dubbio relativo all’esistenza di problemi psicologici legati al Covid”.