Covid, 12.715 nuovi contagi e 421 morti. Ok di Aifa ad Astrazeneca: raccomandato solo fino a 55 anni

30 Gen 2021 18:31 - di Redazione
Covid ok Aifa Astrazeneca

Covid, mentre il bollettino di nuove infezioni e ultime vittime si aggiorna alle ultime 24 ore, arriva l‘ok dell’Aifa al vaccino Astrazeneca. E le due notizie non possono che andare di pari passo. Dunque, mentre l’Italia si prepara a tornare per lo più in giallo, nelle ultime 24 ore sono 12.715 i contagi da coronavirus registrati, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile diffuso dal ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore, inoltre, ci sono stati altri 421 morti: che portano il totale a 88.279 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19. Da ieri, nel complesso, sono stati eseguiti 298.010 tamponi tra molecolari e antigenici rapidi. Il tasso di positività è al 4,2%. Infine, stando sempre al bollettino di dati della Protezione Civile, diffuso dal ministero della salute, i numeri indicano una flessione alla voce sui ricoveri in terapia intensiva, aggiornata a 2.218 degenze. Dunque, rispetto a ieri ci sono 52 pazienti in meno. I guariti sono 1.990.152 (+16.764). Mentre gli attualmente positivi 463.352 (-4.472).

Covid, ok Aifa ad Astrazeneca. Ma raccomandato solo nella fascia 18-55enni

Dunque, nella drammatica conta di nuove infezioni e ultime vittime, irrompe la notizia dell’approvazione data dall’Aifa al vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Ma, con una postilla: la raccomandazione per l’utilizzo preferenziale dai 18 ai 55 anni. Il via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) al vaccino Astrazeneca è dunque un ok “condizionato”. O meglio, con le istruzioni per l’uso aggiornate a un utilizzo selettivo del vaccino, preferibilmente indicato per chi ha tra i 18 e i 55 anni. Una «scelta giusta», ha commentato all’Adnkronos Salute Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs. «Perché i dati disponibili riguardano l’efficacia in questa fascia d’età. Non ci sono riscontri che permettono di stabilire che gli anziani, che magari hanno importanti fattori di rischio, abbiano beneficio da questo vaccino». O meglio. «Non ci sono studi sugli anziani al momento – ha aggiunto l’esperto –- ma la situazione è dinamica. Speriamo che ci siano nuove ricerche che permettano di utilizzare questo vaccino anche nelle fasce d’età ora escluse».

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