Vaccino, lite nel governo. Zampa: “Obbligatorio per i dipendenti pubblici”. Dadone: “Assurdo” (video)

28 Dic 2020 14:52 - di Gigliola Bardi
vaccino obbligatorio

Nel governo è lite anche sul vaccino: a scontrarsi è il fronte di chi, come il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, lo vorrebbe obbligatorio e chi, come il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, mette un altolà e preferisce parlare di “forte raccomandazione”.

Zampa: “Vaccino obbligatorio per chi sta nel pubblico”

“Io credo che l’obbligatorietà del vaccino debba essere una pre-condizione per chi lavora nel pubblico. Se ci dovessimo rendere conto che evidentemente c’è un rifiuto che non si riesce a superare, io penso che nel pubblico non si possa lavorare“, ha sostenuto Zampa nel corso della trasmissione Agorà su Rai3. “Non si può stare in una Rsa, dove dovresti lavorare per la salute delle persone che lì sono ospitate, e mettere la loro salute a rischio”, ha aggiunto Zampa.

Sileri: “I medici dubbiosi? Hanno sbagliato lavoro”

Parole dure nei confronti degli operatori sanitari che non intendono vaccinarsi sono state usate anche dal viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri. “Rimango perplesso quando sento di colleghi medici o infermieri restii a farsi il vaccino. Posso capire il cittadino che magari non ha delle basi scientifiche consolidate e non ha studiato medicina e può avere una certa riluttanza a farsi il vaccino, ma penso francamente che quei medici e infermieri, se hanno ancora dei dubbi dopo aver visto ciò che è accaduto, probabilmente hanno sbagliato lavoro“, ha scritto su Facebook Sileri, che ormai da settimane caldeggia la possibilità di rendere obbligatoria la vaccinazione, almeno in alcuni casi.

L’altolà di Dadone: “Metodo coercitivo assurdo”

Un altolà però è arrivato dalla responsabile della Pubblica amministrazione. “Non sono grande appassionata dell’obbligo in campo vaccinale. Il governo – ha detto il ministro Dadone – si è raccomandato e penso che una raccomandazione forte sia il modo migliore per raggiungere l’immunità di gregge”. “Un metodo coercitivo è assurdo”, ha quindi aggiunto Dadone, intervistata a L’aria che tira su La7.

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