Trump: «I dem sono comunisti mascherati, vanno combattuti». E la folla urla: «Stop the steal»

6 Dic 2020 8:02 - di Edoardo Valci
Trump

«Hanno truccato le elezioni, ma vinceremo». Donald Trump non molla. Il presidente statunitense sbarca in Georgia. E nel comizio a Valdosta, il primo rally dopo le elezioni Usa del 3 novembre, ribadisce le accuse di brogli nel voto che ha premiato Joe Biden. Rinnova la convinzione di poter ancora ribaltare il risultato.

Trump non indietreggia: «Vinceremo noi»

«Hanno truccato le elezioni presidenziali ma vinceremo noi», dice Trump. Mentre parla, la folla intona il coro stop the steal, cioè fermate il furto. Il Tycoon si scaglia contro i dem di Biden: «Queste persone vogliono andare oltre il socialismo. Vogliono una forma di governo comunista. Sappiamo tutti che sono state fatte cose sbagliate. Ci vuole qualcuno con coraggio», dice alludendo al governatore della Georgia, Brian Kemp. Per Trump è lui che dovrebbe attivarsi per un nuovo conteggio nello Stato.

«Me ne sarei andato in Florida…»

«Andremo fino alla Corte Suprema», dice il presidente tra l’euforia dei sostenitori giunti in massa. «Non abbiamo perso, abbiamo ottenuto 74 milioni di voti ma potevano essere molti di più. Se avessi perso, sarei stato un perdente assolutamente squisito. Se avessi perso, avrei detto di aver perso e me ne sarei andato in Florida. Mi sarei rilassato e sarei andato in giro dicendo di aver fatto un buon lavoro. Ma non si può accettare quando rubano e truccano le elezioni. Non si può accettare».

Trump in campo per i senatori

Al comizio si accompagnano i tweet. «Tra il govenratore» Doug Ducey «dell’Arizona e il governatore» Kemp della Georgia, Jil partito democratico non potrebbe essere più contento. Se fossero dalla nostra parte, avremmo già vinto in Arizona e Georgia». Il comizio di Trump rientra nella campagna per sostenere i senatori locali David Perdue e Kelly Loeffler in vista del voto di gennaio decisivo per l’assegnazione di due seggi al Senato e per il controllo stesso della Camera Alta del Congresso.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *