Renzi attacca: «Il futuro non lo scrivono Conte e Casalino in uno stanzino di Palazzo Chigi»

7 Dic 2020 10:11 - di Liliana Giobbi
Renzi

«Il Recovery è l’ultima occasione che abbiamo per progettare il futuro del nostro Paese». Lo dice Matteo Renzi in un’intervista a Repubblica, lanciando duri attacchi. «Penso che la maggioranza debba fare una riflessione seria su cosa fare e su come farlo. A luglio ho chiesto pubblicamente a Conte, in aula, di avere un dibattito parlamentare su questo tema. Anche utilizzando agosto, se necessario. Per mesi abbiamo ricevuto solo silenzio e task force. Poi all’improvviso, dopo tante dirette Facebook, in un’intervista al direttore di Repubblica il premier comunica agli italiani che è tutto già pronto. E che ci saranno dei tecnici a gestire il tutto».

Renzi: «Il premier ha un modo sprezzante»

Non vi va bene il metodo? «Del merito non sappiamo niente. Sul metodo siamo contrari. Questo modo di fare non è solo sprezzante: è sbagliato. Noi siamo contrari a sovrastrutture di centinaia di consulenti che stanno al Recovery Fund come i navigator stanno al reddito di cittadinanza. Il futuro dell’Italia dei prossimi vent’anni non lo scrivono Conte e Casalino nottetempo in uno stanzino di Palazzo Chigi».

Quella task force di 300 consulenti…

Quindi in Consiglio dei ministri Bellanova e Bonetti voteranno contro la proposta di governance avanzata da Conte? «Spero che il premier si fermi prima di mettere ai voti una scelta non condivisa». Ma cosa suggerite invece per votare sì? «L’Italia ha già decine di migliaia di funzionari pubblici, migliaia di dirigenti, venti ministeri. Il problema non è assumere altra gente, ma capire qual è la visione dei prossimi anni. Se la risposta è un’altra inutile task force di 300 consulenti, se la votino da soli. E se mi ritrovo persino d’accordo con quanto detto da Maurizio Landini a Repubblica allora sta succedendo qualcosa di strano».

«Bisogna iniziare a fare sul serio»

Se vi schierate contro si apre la crisi? «No», risponde Renzi. «Noi siamo impegnati fino alla Legge di Bilancio per assicurare all’Italia l’approvazione del decreto ristori e dei denari alle famiglie che non ce la fanno. Sul futuro dipende da Conte. Zingaretti ha chiesto un rilancio dell’azione di governo. Siamo d’accordo. C’è da guidare il G20. Ci sono da gestire i 200 miliardi del Next Generation e da affrontare la distribuzione dei vaccini. Iniziamo finalmente a fare sul serio?».

Renzi: «I grillini hanno paura del voto»

E quindi deciderete dopo la Legge di Bilancio se staccare la spina? «Non siamo noi a dover decidere. È Conte a dovere fare un salto di qualità come ha promesso a noi e al Pd». Invece mercoledì come finirà sulla risoluzione al Mes? «Non succederà niente. I grillini hanno troppa paura di andare a votare per far cadere Conte sul Mes. Dunque fortunatamente i voti ci saranno, sia alla Camera che al Senato. Quella di queste ore è solo melina scenografica».

 

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