Pusher nigeriano beccato in flagrante ferisce l’agente a ombrellate: gli causa un trauma al polso

11 Dic 2020 16:03 - di Lorenza Mariani
pusher nigeriano e ombrellate all'agente

Un pusher nigeriano, beccato in flagrante, ferisce l’agente che lo insegue a ombrellate. E gli causa un trauma al polso. La reazione dello spacciatore straniero, stanato ai giardini di Piazza Savonarola di Firenze, è stata insomma a dir poco violenta. Del resto, il comportamento dell’uomo, un nigeriano di 25 anni, ha insospettito dal primo istante gli agenti del Commissariato San Giovanni, impegnati in uno specifico servizio di contrasto allo spaccio. I quali, in servizio di perlustrazione nel quadrante tra via Leonardo da Vinci, via Giacomini, via Pier Capponi, Piazza Della Libertà e Piazza Savonarola, hanno notato una sstrana cessione di di droga tra due uomini.

Firenza, pusher nigeriano ferisce l’agente a ombrellate

Così, appena i poliziotti si sono avvicinati, il pusher ha provato a fuggire, mettendosi a correre disperatamente, inseguito da uno degli agenti che gli stava alle calcagne. Ma al pusher nigeriano non è bastato buttare a terra, durante la fuga, 5 dosi di eroina, successivamente recuperate dalla Polizia. E raggiunto e fermato durante la corsa tra via Fattori e Viuzzo delle Lame, il giovane ha cercato in ogni modo di farla franca. Soprattutto, ricorrendo alla violenza. L’immigrato spacciatore, infatti, appena bloccato dal poliziotto, ha colpito il suo inseguitore con un ombrello, che non ha esitato a spaccargli sulla mano.

Arrestato per spaccio, resistenza al fermo e lesioni

Dopo qualche istante è intervenuto in soccorso del collega un secondo poliziotto: e il 25enne è finito in manette. L’agente colpito è dolorante. Poco dopo i medici diagnosticano che i colpi di ombrello hanno provocato al poliziotto un trauma al polso. Per cui la prognosi prevede diversi giorni. Mentre l’immigrato nigeriano, finito in manette per l’illecita detenzione di eroina, è stato arrestato anche con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E che resistenza...

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