Milano, i migranti scatenano l’inferno al centro di rimpatrio: materassi in fiamme, edificio assediato
Milano vive un’altra notte di tensioni e di violenze. Per l’ennesima volta, i migranti ospiti del centro per il rimpatrio di via Corelli, hanno scatenato l’inferno tra le mura della struttura che li ospita. La polveriera del centro per il rimpatrio di via Corelli a Milano torna a esplodere. il grido delle sirene delle forze dell’ordine accorse sul luogo divenuto terreno di scontro squarcia il silenzio del coprifuoco, coperto solo dal fumo sprigionato dalle fiamme che investono la struttura e dilagano pericolosamente. Sul posto arrivano i mezzi dei vigili del fuoco e agenti e carabinieri in tenuta anti sommossa. Nel Cpr è caos: la rivolta dei migranti è esplosa. E non è neppure la prima volta… Sono le 22 di domenica sera, quando le fiamme divampano e il fumo sulle prime copre i disordini che sconvolgono il centro. Gli accertamenti sono ancora in corso, ma secondo quanto riferito in queste ore dal sito Milano Today, sembra che sia stato il tentativo di suicidio di un 36enne ospite della struttura, a innescare i disordini. Da lì, la rivolta prende corpo. Con i migranti che incendiano materassi e qualsiasi oggetti capiti loro sotto mano. Per domare il fuoco, sul posto dovranno intervenire circa 8 mezzi dei vigili del fuoco. Per sedare i tafferugli e riportare la situazione alla normalità, invece, dovranno intervenire uomini della polizia, carabinieri e addirittura anche alcuni militari dell’esercito.
Milano, rivolta di migranti al Cpr di via Corelli
Mentre le forze dell’ordine agiscono su più fronti, i soccorritori provvedono a trasportare il 36enne che ha tentato di togliersi la vita all’ospedale Niguarda. Nel frattempo un 22enne del centro, intossicato dal fumo, arriverà in codice verde al pronto soccorso Fatebenefratelli.