Mes, Iv non firma il testo della maggioranza e avverte: «Al buio non sottoscriviamo nulla»

7 Dic 2020 19:17 - di Niccolò Silvestri
Mes

Si apre con un piccolo giallo il deposito della risoluzione di maggioranza al Senato sul Mes. In calce, infatti, non figurava   la firma di Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva. In molti hanno collegato la mancata sottoscrizione all’abbandono della delegazione renziana del Cdm di ieri. Ma una nota di Iv ha subito chiarito che i problemi sulla riforma del Mes riguardano solo il M5S. Infatti, a stretto giro di posta i Cinquestelle hanno subito puntualizzato che il testo «andrà aggiornato nelle prossime ore». Un epilogo scontato, alla luce del confronto a oltranza (online) che sta squassando i loro gruppi parlamentari.

I grillini avvertono: «La risoluzione sul Mes va rivista»

Che il voto sul Mes possa mettere in ginocchio Conte è eventualità che nessuno considera. Primo perché la legislatura è ancora giovane e poi perché, per quanto lacerati, i grillini reagirebbero come un sol uomo di fronte alla prospettiva di un ritorno alle urne. I sondaggi in picchiata e la riduzione del numero dei seggi disponibili li inducono a miti consigli. Lo spiega bene lo sferzante giudizio sui ribelli di una governista come Roberta Lombardi. «C’è qualcuno – attacca – che sta facendo un po’ di caciara, mi chiedo per quale finalità». Per tutta risposta, i dissidenti guidati dall’ex-ministra Barbara Lezzi avrebbero nuovamente chiesto un rinvio della riforma. Secondo voci di dentro, la fronda starebbe elaborando un testo alternativo.

I tormenti di Toti

Ma il Mes crea grattacapi anche alcuni segmenti del centrodestra. È il caso di Cambiamo!, sigla che fa capo al governatore Giovanni Toti.«Non voglio salvare un governo di cui non faccio parte – premette  -, dopodiché i miei parlamentari voteranno come meglio ritengono di votare». Cantiere aperto anche in Forza Italia, le cui frange più centriste hanno accolto con preoccupazione il “no” di Berlusconi alla riforma. «Lavoriamo ad una risoluzione che tenga conto di tutte le sensibilità, affinché ci sia un voto coerente con le indicazioni di Berlusconi», è l’annuncio di Mariastella Gelmini.

 

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