Italia zona rossa a Natale, Bassetti smonta il governo: “E’ una follia che non porterà a nulla”
Matteo Bassetti smonta il governo. L’Italia zona rossa a Natale “è una scelta sbagliata che va contro i principi su cui ci siamo mossi fino ad oggi”. Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova esprime con chiarezza come al solito il suo pensiero sull’ipotesi della chiusura più drastica su cui l’esecutivo ancora si sta confrontando. Il perché è facile da comprendere, spiega: L’Italia zona rossa a Natale “è una scelta incomprensibile e un compromesso che non porterà a nulla”. Quel Natale che avremmo dovuto salvare con i precedenti lockdown si sta per rivelare – non ancora– una ennesima clausura.
Bassetti: Italia zona rossa a Natale: “Incomprensibile”
Bassetti fatica a cogliere gli elementi positivi di una simile strategia ancora al vaglio. Il condizionale è d’obbligo, ma…: “Da quello che sto vedendo in queste ora manca la coerenza a livello decisionale -. I provvedimenti con i vari colori nelle regioni (rosse, arancioni e gialle) avevano un razionale scientifico basato sui 21 indicatori. E nel Dpcm si parlava di interventi a livello locale. Quest’ultima cosa è importante perché nel Paese ci sono aree di alcune regioni, penso al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia, che avrebbero bisogno di interventi restrittivi da subito e non nei festivi e prefestivi”. Per cui sono vari gli ordini di motivi con cui si giunge a provvedimenti raffazzonati e lontani dal buon senso comune.
Italia zona rossa a Natale, Bassetti: “Incoerente”
“Il non volere prendere provvedimenti che vadano contro alcune categorie è sbagliato – rimarca l’infettivologo -. E’ inutile chiedere di fare una enorme zona rossa del Paese dove ci sono tante aree che hanno Rt a 0.7 o 0.6. E poi non intervenire con provvedimenti ancora più drastici dove l’Rt è più alto o dove gli ospedali stanno scoppiando. In alcune aree le cose vanno male – ribadisce Bassetti- e i provvedimenti andavano presi settimane fa. C’è poca coerenza, non per colpa del governo ma di alcuni governatori – è il suo pensiero- . Non si può scaricare sul governo la capacità di fare o meno le zone rosse. Le Regioni – conclude – dovrebbero intervenire con i sindaci e individuare a livello locale le zone dove è necessario chiudere”. La decisione dell’esecutivo è attesa per oggi, al margine del confronto con le Regioni. Tuttavia, le indiscrezioni trapelate non lasciano spazio a ipotesi più rosee.