Fratelli d’Italia compie 8 anni. “Quanta strada per non disperdere la destra. Incoscienza, valori e successi”

21 Dic 2020 13:49 - di Romana Fabiani

Otto anni. Tanti sono passati dalla fondazione di Fratelli d’Italia. Nata il 21 dicembre 2012, nel giorno del Solstizio d’inverno. Quando il sole comincia a rosicchiare spazio al buio. Forse solo una casualità. Una scommessa complicata e  visionaria. Che ha portato il partito di Giorgia Meloni, passo passo, dall’1,9 per cento della prima competizione elettorale (a poco mesi dalla nascista) al 16-17  di queste settimane. Almeno nei sondaggi demoscopici. Un bel bottino, ancora virtuale, ma che potrebbe diventare realtà al prossimo appuntamento con le urne.

Fratelli d’Italia compie otto anni: dall’1,9% al 17%

A staccarsi dal moribondo Popolo della libertà e dal giogo dirigista di Silvio Berlusconi per dare vita a una cosa nuova l’ex ministro della Gioventù, il ‘decano’ Ignazio La Russa, Guido Crosetto e Fabio Rampelli.  Nel 2012 prende la denominazione di Fdi-Alleanza nazionale che mantiene fino al 2017.

Non solo Alleanza nazionale 2.0

“È un partito nazional-conservatore, nazionalista e sovranista”,si legge su Wikipedia. Forse qualcosa di più. L’intento – spiegano i fondatori – era quello di  non disperdere il patrimonio della destra all’epoca divisa in mille rivoli. Senza un timone e una rotta certa dopo l’uscita di scena di Gianfranco Fini. ‘Il che fai mi cacci?’ e l’esperienza poi rivelatasi fallimentare di Futuro e Libertà. Non Alleanza nazionale 2.0 – almeno negli intenti – ma una casa nuova aperta al centro e al mondo laico. Con un occhio a una Lega sempre più seducente per gli elettori. Anche se, inevitabilmente, lo zoccolo duro di Fratelli d’Italia fu rappresentato dal patrimonio, anche fisico, di Alleanza nazionale.

Meloni: otto anni entusiasmanti

A dare il via ai festeggiamenti il tweet mattutino di Giorgia Meloni, “Auguri Fratelli d’Italia, 8 anni di battaglie”. Poi,  dai microfoni di Un giorno da pecora, su Radiouno Rai, parla di otto anni “obiettivamente entusiasmanti”. Grazie a tutti, cari Fratelli d’Italia – aggiunge l’ex ministro della Gioventù –  per questa nostra piccola grande epopea. E grazie a chi ci dà la forza, sostenendoci, criticandoci, perfino combattendoci. “E ora basta sentimentalismi, tutti al lavoro: non è indietro che dobbiamo guardare, ma avanti”.

Rampelli: abbiamo ripescato dalle macerie la destra

Tra i primi a omaggiare il compleanno di Fratelli d’Italia  Fabio Rampelli. Con un lungo post sui social. “Buon compleanno. È stato duro affrontare l’irrilevanza politica per un tempo così lungo. Ma la destra italiana, sociale e popolare, andava ripescata dalle macerie e ricostruita”.

A  tutti quei visionari che hanno avuto un cuore grande e un irresponsabile coraggio,  scrive il vicepresidente delle Camera . Ma anche a quanti  “follemente si sono uniti nel tempo” . E “ai nostri padri, che non abbiamo mai tradito”.

“Grazie a Giorgia Meloni e ai nostri padri”

“A Giorgia Meloni – continua – che ci ha guidati nella tempesta di risultati elettorali inizialmente deludenti. E alle nostre idee, quelle che sono sopravvissute agli anni del ghetto e della violenza e  si sono ritrovate annegate nella palude del Popolo della Libertà”.

“Fino al 2012 quando l’annullamento delle primarie ci spinse a scendere in piazza- ricostruisce Rampelli –  sotto la sede di Via dell’Umiltà con una clamorosa protesta. E poi all’Auditorium della Conciliazione a Roma per dare inizio a quest’avventura. Un evento boicottato dalla ‘nomenclatura’ che organizzò una contro-manifestazione al Teatro Olimpico pro-Monti dal titolo ‘Italia Popolare’. Un clamoroso errore di strategia che divenne un boomerang, perché il vento non si può fermare con le mani”.  Poi tanti auguri ufficiali e informale delle prime file che lavorano sul territorio. Dal manipolo di parlamentari di Camera e Senato.

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