Cashback, lo boccia anche la Bce. Meloni: “Pd e M5s ormai sono i camerieri dei banchieri”

19 Dic 2020 13:05 - di Carlo Marini
Cashback, Meloni

Anche la Bce boccia il “cashback”, il meccanismo ideato dal Governo Conte per garantire le prebende alle banche e per profilare le abitudini degli italiani”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“La crociata contro il denaro contante, unica moneta a corso legale in tutta l’eurozona, non piace alla Banca Centrale Europea che per la seconda volta redarguisce pubblicamente l’esecutivo rossogiallo, ribadendo che l’Italia fa parte dell’eurozona e che su questa materia ha l’obbligo di consultare l’istituto di emissione. Siamo arrivati al paradosso. Addirittura la Bce si indigna per la spudorata campagna per aumentare il volume di affari delle società della moneta elettronica, ma i camerieri dei banchieri del Pd a 5 Stelle ormai hanno rotto tutti i loro freni inibitori”.

cashback Meloni

Cashback, il post della Meloni

I post sul cashback della Meloni spopola sui Social

Il post sul cashback della Meloni ha scatenato i commenti Social. In tre ore oltre tremila condivisioni, che stanno aumentando di minuto in minuto. Tra i numerosi commenti, spicca quello di Nicola P. “Mi permetto di far presente che oltre tutto obbligano tante persone ad avere carta di credito e bancomat..tutto questo ha un costo e un ulteriore grosso introito per banche e società a latere”. 

Ancora più feroce Daniele D. che scrive. “Io non partecipo a nessun cash back o oltre vaccate a carico dei commercianti ma soprattutto non accetto nessuna elemosina da questo governicchio di regime”. Mentre Paola S. fa una osservazione arguta. “Avete mai provato ad andare ad acquistare i prodotti del monopolio di stato con il bancomat? Bene a me è successo pagamento solo in contanti, non è accettato altro. La coerenza…”

Giada A., infine, raccoglie decine di like per un post che sintetizza perfettamente la situazione. «E certo era solo per far rimpolpare le casse delle banche. Ma il problema non è tanto PD e 5 stelle, ma gli italiani che non sanno ragionare con la loro testa che non capiscono che pagando con le carte pagano loro e il commerciante la commissione per la transazione alla banca che tra l’altro in più fa pagare anche un canone annuale e soprattutto non capiscono che i commercianti quando vedono che aumentano i pagamenti con le carte di credito naturalmente aumentano i prezzi della merce per rientrare nei costi di commissione-telefonata-carta dello scontrino POS. È sempre il cliente che purtroppo ci rimette in questa società marcia».

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