Cashback, bordata di Boeri al governo: “Ipocrisia doppia”. Osho rincara: “Prima lo fai, poi te ‘nc…zi”
La falsa partenza, i dubbi sull’utilità manifestati dai commercianti, il diffuso rischio di errore, le “ipocrisie” smascherate dagli economisti come Tito Boeri e dal sempre pungente Osho: come molte altre iniziative presentate in pompa magna dal governo, anche il cashback ha tutte le carte in regola per dimostrarsi l’ennesimo provvedimento raffazzonato e con più ombre che luci. Anche al netto di tutte le riserve in termini di privacy, che sono già state oggetto di una interrogazione parlamentare del centrodestra.
La bordata di Boeri: “Una doppia ipocrisia”
L’ultima critica eccellente, in termini cronologici, è stata proprio quella dell’ex presidente dell’Inps. Nello spazio delle poche battute di un tweet, Boeri ha smascherato la “doppia ipocrisia” della misura. “1) Spinge acquisti nei negozi anziché on line, salvo poi prendersela con folle in strade con negozi; 2) premi attrattivi per redditi bassi, ma andranno soprattutto a redditi medio alti dato che sono proporzionali a spesa e non a numero transazioni”.
Osho: “Prima fanno il cashback, poi se ‘nc…zzano”
Sulla questione dei messaggi schizofrenici mandati dal governo si era concentrata anche la satira puntuale di Federico Palmaroli, autore de “Le più belle frasi di Osho”. “Fai il bonus vacanze e poi te ‘ncazzi perché la gente va in vacanza. Fai il cashback di Natale e poi te ‘ncazzi se la gente va a fare acquisti”, ha cinguettato su Twitter Palmaroli, rilanciando il post anche sugli altri social e riscuotendo ovunque il consueto successo.
I dubbi dei commercianti
Sono stati poi i commercianti a esprimere dubbi sull’efficacia della misura in termini di ritorno per loro stessi e i cittadini. “È una bella iniziativa, ma alla fine mi sembra più un vantaggio che riusciranno ad avere le banche“, ha commentato alla trasmissione Mattino Cinque il titolare di un negozio di abbigliamento di Napoli. Si tratta, per altro, della stessa obiezione posta fin da subito anche da Fratelli d’Italia. “Il governo amico delle banche e delle multinazionali promette ‘ricchi premi e cotillon’ a quei bravi cittadini che consentiranno allo Stato di conoscere tutte le loro abitudini, e che pagheranno con la moneta elettronica per ingrassare le casse delle banche”, ha commentato Giorgia Meloni in occasione del lancio dell’iniziativa.
L’avvertimento dell’esperto
Ma il cashback rischia anche di non riuscire a mantenere le promesse in termini economici. Per il professore di Strategia alla Bocconi, Carlo Alberto Carnevale Maffè, infatti, “è un po’ pubblicità ingannevole. I soldi da restituire ai cittadini sono al massimo 227 milioni e, visto che gli iscritti al servizio sono parecchi milioni, rischiamo di arrivare al massimo al 5% e non al 10%“.