Una parrucchiera veneta lancia la sfida a Conte: «Sconto del 20% a chi usa i contanti»
La guerra al contante ingaggiata dal governo Conte e la sfida lanciata da una parrucchiera veneta. Protagonista è Daniela Magnavacca che ha deciso che chiunque paghi in contanti nel suo salone avrà diritto a uno sconto del 20%. Un modo per contrastare e opporsi alla “televendita” di Giuseppe Conte. L’imprenditrice ha trovato un modo per sensibilizzare sulle commissioni a carico dei commercianti che l’uso delle carte di credito determina. 56 anni, titolare di uno dei più noti saloni di parruccheria di Este, cittadina delle provincia padovana, ha preso una decisione che è piaciuta a Giorgia Meloni, che ne ha postato la protesta su Fb.
La promozione della parrucchiera veneta
“Il mio obiettivo non è disincentivare l’utilizzo di bancomat e carte di credito, che io stessa utilizzo. Ma far emergere il problema delle spese di commissione, che rischia di penalizzare i piccoli commercianti, già messi in ginocchio dalla crisi”. Già FdI aveva espresso tutta la sua contrarietà alla “televendita” del governo annunciata in diretta dal premier. “Il governo amico delle banche e delle multinazionali promette ricchi premi e cotillon a quei bravi cittadini che consentiranno allo Stato di conoscere tutte le loro abitudini; e che pagheranno con la moneta elettronica per ingrassare le casse delle banche. Poi c’è chi difende il diritto del cittadino di scegliere di pagare come meglio crede, senza dover per forza far sapere allo Stato come spende i suoi soldi; e senza dover per forza costringere il commerciante a pagare il pizzo a chi gestisce la moneta elettronica. La libertà conviene sempre!”, conclude Giorgia Meloni, commentando l’iniziativa della parrucchiera veneta.
La libertà conviene sempre
Daniela Magnavacca – leggiamo sul Gazzettino– ha la sua attività da anni: “Va bene, o almeno andava bene prima della tagliola del lockdown: il mese scorso ho incassato 800 euro a fronte di 600 euro di affitto – racconta Daniela, a cui mancano 6 anni alla pensione” . Come tanti altri imprenditori, la parrucchiera veneta ha speso molti denari per riorganizzare l’attività che ama in linea con i protocolli di sicurezza Covid. Ma non ci sta che il governo ora voglia suggerire ai suoi clienti come pagare. Di qui ha fatto partire la sua “contropromozione”, una promozione parallela al cashback per tutti i clienti che decideranno di saldare il conto in contanti.
Solo chi non vuol vedere non si accorge che le commissioni sulle transazioni con carta hanno una discreta incidenza sui conti delle piccole attività: “Ogni transazione mi costa quasi un euro e mezzo. È una spesa che dovrei mettere in conto ai clienti ma finora non l’ho mai fatto. Perché di questi tempi non mi sembra giusto alzare i prezzi. Quindi finora le commissioni le ho sempre pagate di tasca mia”. Insomma, un bel risparmio, una vera sfida a un governo che non ha ancora trovato il modo di tutelare il tessuto economico del Paese. Tessuto economico distrutto attraverso provvedimenti illogici. Che limitano le libertà con provvedimenti rabberciati. Come quello, incalza la meloni, per cui “Genitori e figli che abitano in comuni a pochi km di distanza non potranno incontrarsi a Natale. Mentre se sei clandestino potrai sbarcare tranquillamente arrivando da un altro continente. Ma davvero questo governo non capisce l’illogicità e i controsensi dei suoi provvedimenti?”.