Scuola, ecco cosa cambia con il nuovo Dpcm: dall’accompagnare i figli alle mascherine in classe

4 Nov 2020 13:35 - di Redazione
Scuola Dpcm

Perplessità da parte dell’Anief, (l’Associazione nazionale degli insegnanti) sulle nuove regole per la scuola presenti nel nuovo Dpcm. Molte criticità e pochi aspetti positivi. «Si passerà alla didattica a distanza obbligatoria dall’attuale 75% minimo al 100% per tutti. Scuola dell’infanzia e primo ciclo continueranno in presenza, ma con l’obbligo della mascherina anche quando gli alunni saranno seduti al banco», specifica il sindacato.

Scuola, i nuovi divieti

«Diventa tassativo il divieto dei viaggi d’istruzione». Eccezione fatta per  i tirocini, se svolti in sicurezza) e l’organizzazione degli incontri collegiali a distanza: quindi da attuare solo online. Nei territori dove la percentuale di contagiosità è elevata (Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta), le attività didattiche fino alla secondaria di primo grado si svolgeranno in presenza. Con la possibilità dalla seconda media di svolgere lezioni a scuola solo per gli alunni disabili, Bes o per attività di laboratorio. Sempre comunque garantendo «il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata». In queste località “rosse” i genitori potranno accompagnare i figli a scuola. Sempre dal 5 novembre dovrebbero essere sospese anche le prove uniche del concorso straordinario rivolto ai docenti della scuola secondaria».

La dad: “Problemi nell’apprendimento”

Anief prende atto “della difficile situazione epidemiologica, soprattutto in alcune aree del Paese dove i contagi e il numero di vittime hanno raggiunto livelli altissimi”. Ma il presidente nazionale del sindacato, Marcello Pacifico, non nasconde le ricadute negative delle disposizioni: “La didattica a distanza prevista ora per tutte le scuole superiori è una condizione probabilmente inevitabile; ma che determinerà problemi negli apprendimenti:  perché la dad non può sostituire la didattica in presenza”. “Di buono c’è, però, che si danno indicazioni certe a studenti e lavoratori della scuola: a partire dal mantenimento dell’orario di lezione che si svolgeva in aula, anche nel rispetto delle ore di lavoro dei docenti e dunque dei diritti del personale che opera a scuola”, aggiunge Pacifico.

Anief: “Intervenire sulle classi pollaio”

“Inoltre – aggiunge il sindacato degli insegnanti-  a differenza di marzo, aprile e maggio, verrà utilizzato il registro elettronico: un prezioso strumento per monitorare le attività e ufficializzarne la realizzazione. Superata questa fase, è chiaro più che mai che bisognerà subito intervenire sulle classi pollaio; così come stabilizzare i precari riaprendo le GaE e stabilizzando con il doppio canale”. Giudizio negativo sul concorso voluto dal ministro Azzolina: “Sul concorso straordinario continuiamo ad essere convinti che andava trasformato in uno strumento che permetta ai docenti di essere immessi in ruolo in modo graduale e non selettivo: ben venga lo stop, perché va a tutela dei candidati”.

Le tre fasce

Come si sa, Conte ha diviso l’Italia in tre fasce di rischio. In attesa di sapere dal ministero della Salute quali regioni faranno parte di una delle tre classificazione, queste sono le indicazioni: nelle aree che dovessero essere caratterizzate da scenari di “elevata gravità e da un livello di rischio alto”, varranno le stesse misure previste a livello nazionale. Il Dpcm prevede misure più restrittive per la scuola nelle aree che dovessero, invece, essere caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”. Queste aree dovranno sempre essere individuate con apposita ordinanza del Ministro della Salute.

Per la didattica, in caso di misure, più restrittive: “Resteranno in presenza la scuola dell’infanzia, i servizi educativi per l’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Le disposizioni del Decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del Dpcm del 24 ottobre 2020. E sono efficaci fino al 3 dicembre 2020.

 

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