Briatore contro Conte: «È fuori di testa». Poi l’attacco a De Luca: «Pensava solo alle cazz…»
Il presidente delle Regione Campania Vincenzo De Luca «invece di parlare della mia “prostatite polmonare” e tutte ste caz… qui, sapendo che questa seconda ondata di contagi sarebbe arrivata perché annunciata da tutti i nostri medici e virologi, non ha fatto niente». È l’attacco lanciato in un video su Instagram da Flavio Briatore che non risparmia critiche neppure al nuovo Dpcm varato dal governo.
Briatore: «Il governo non si rende conto di niente»
«Abbiamo visto il Decreto Conte: Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta area rossa,la Campania invece area gialla. È fuori di testa!», esclama l’imprenditore. «La cosa più facile per loro (il Governo, ndr) ora è chiudere i bar, i ristoranti e i centri commerciali. Ma non si rendono conto che queste persone hanno investito soldi che il Governo gli ha chiesto di investire per lavorare».
«I bambini schiacciati nei bus come sardine»
«I trasporti», continua Flavio Briatore, «non li hanno aumentati. E la gente il virus non lo prende al ristorante. Lo prende a scuola, quando ci sono gli assembramenti e quando si è in vicinanza di altre persone. Il Governo doveva aumentare i servizi. Vedi i bambini nei banchi seduti a un metro di distanza e poi schiacciati nei bus come delle sardine».
Briatore e la confusione nelle scuole
«Anche le scuole hanno penalizzato», conclude Briatore. «non tutti hanno il digitale e possono collegarsi. Insomma hanno fatto il solito casino che crea solo confusione. Ormai siamo in balia dell’ennesimo decreto e di un Governo non fa niente per agevolare i cittadini».
L’attacco al Cts «guidato da un ginecologo»
Pochi giorni fa un altro attacco: «L’Italia avrebbe dovuto fare come gli Emirati Arabi, E cioè, certificato di negatività obbligatorio per chi arriva dall’estero. Solo se hai fatto il tampone nelle ultime 96 ore e sei negativo, puoi entrare nel Paese», le parole di Briatore. «Invece in Italia abbiamo la quarantena volontaria: ciascuno era libero di fare ciò che voleva. Sileri già a luglio aveva proposto il tampone obbligatorio per chi arrivava in Italia. Non è stato ascoltato. Da noi il governo dà retta solo al Cts, che è guidato da un ginecologo».