Stato d’emergenza, Conte può giocare di nuovo a fare il “capetto”: Pd e M5S danno il via libera

7 Ott 2020 11:55 - di Viola Longo
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Alla fine ce l’hanno fatta. La maggioranza ha approvato la propria risoluzione alla Camera sulla proroga dello stato d’emergenza per il Covid con 253 sì, 3 voti contrari e 17 astenuti. Il voto arriva dopo il grave incidente politico in cui sono incorsi ieri i giallorossi, che dopo le comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, non erano riusciti ad approvare il testo per mancanza del numero legale. Dando la misura esatta dello sbando in cui versano.

Via libera della Camera sullo stato d’emergenza

Il voto alla Camera sullo stato d’emergenza, al quale l’opposizione non ha partecipato, consente ora al governo di procedere con il Dpcm che lo proroga fino al 31 gennaio. Il Consiglio dei ministri è stato convocato oggi alle 11. Al primo punto dell’ordine del giorno si sono proprio le “Misure urgenti connesse alla scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da Covid-19 deliberata il 31 gennaio 2020 e per la continuità operativa del sistema di allerta Covid, nonché attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020”.

Il confronto con le Regioni

Si svolgerà, invece, nel pomeriggio l’incontro tra il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e Regioni, Anci e Upi sul nuovo Dpcm. Alla riunione, che si terrà alle 18, parteciperà anche il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Giuseppi si gode i pieni poteri

Dunque, Pd e M5S confermano a Giuseppe Conte quei “pieni poteri” tanto denigrati quando a evocarli erano stati altri, ma difesi a spada tratta ora che consentono di puntellare una maggioranza e un governo altrimenti al tracollo, come ha dimostrato proprio il voto mancato di ieri sullo stato d’emergenza.

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