Santelli, lo squallore dell’Espresso (che chiede scusa). La miseria umana di Spinoza su Twitter
Essere in grado di rispettare la morte è il primo fattore di civiltà. Qualcuno ha perso per strada questa attitudine. E guarda caso questo qualcuno si trova sempre nello schieramento che presume di essere “migliore”. E così anche la morte di Jole Santelli diviene la causa di indegne cadute di stile. Come quella di Spinoza su Twitter.
“E’ morta la presidente della Regione Calabria – scrive Spinoza – per renderle lieve la terra saranno assunti 8000 forestali”. Semplicemente indecente. Non servono altri commenti. Anche la satira, dinanzi a un evento luttuoso, dovrebbe frenarsi. Ma, come commenta un utente, “con la scusa della satira si sono sempre permessi di dire cose indegne. Superare il limite è il loro hobby”.
È morta la presidente della Regione Calabria. Per renderle lieve la terra saranno assunti 8000 forestali.
[@rostokkio]— Spinoza (@spinozait) October 15, 2020
E poi c’è L’Espresso, che fa un titolo sciacallesco: “Con la morte di Jole Santelli parte la faida nel centrodestra in Calabria”. Così il giornale di Marco Damilano dà notizia della morte della presidente della Calabria. Una caduta di stile che non ha scusanti.
Dopo qualche ora il titolo viene eliminato e il giornale si scusa per l’imperdonabile scivolone: “L’articolo con cui abbiamo dato notizia della morte di #JoleSantelli presentava un titolo poco rispettoso dell’evento che abbiamo provveduto a modificare. Ci scusiamo con tutti i lettori e con le persone vicine alla presidente della Regione”.
Al di là delle scuse, l’episodio dimostra a quale livello sia capace di scendere il giornalismo di parte e ideologico, che non riesce a trattenere il proprio livore neanche dinanzi a un lutto.
L’articolo con cui abbiamo dato notizia della morte di #JoleSantelli presentava un titolo poco rispettoso dell’evento che abbiamo provveduto a modificare.
Ci scusiamo con tutti i lettori e con le persone vicine alla presidente della Regione.
— L’Espresso (@espressonline) October 15, 2020
Nessun commento non ci sono parole…. indegni
Un titolo degno del livore del suo direttore, uomo squallido al quale auguro le stesse sofferenze fisiche e morali patite da Jole
La pezza è peggiore del buco.
Il livore di Damilano lascia ancor più sconcertati per il semplice fatto che l individuo esterna quelle nefandezze con una serenità e una pacatezza da chiller navgato