Le mascherine tricolori tornano in piazza: “La rabbia degli italiani è sacrosanta. Conte vattene”
Le mascherine tricolori tornano in piazza. Insieme a commercianti e partite Iva, con i quali hanno animato le manifestazioni in tutta Italia dopo il primo lockdown, si danno ora appuntamento sabato a Roma, a Campo de’ Fiori, per dire no a una nuova chiusura generalizzata e chiedere che il governo ritiri il Dpcm e adotti misure di sostegno “concrete e immediate”.
Le mascherine tricolori coi commercianti e le partite Iva
In questi giorni, da nord a sud, le mascherine tricolori hanno guidato o aderito a molte manifestazioni di piazza contro il nuovo Dcpm, dando voce a quella protesta autentica e pacifica delle categorie che è stata in gran parte fagocitata dell’eco delle manifestazioni violente. Le mascherine tricolori sono state in piazza a Napoli e a Firenze; a Torino e a Parma; e poi a Trieste, Latina, Bari, La Spezia, Verona, Varese, Ostia, Vicenza, Pordenone, Cava de’ Tirreni e in molti altri piccoli e grandi Comuni. “Manifestazioni censurate dai media che – dicono – hanno dato risalto solo agli scontri dei centri sociali e alle devastazioni delle vetrine degli immigrati“.
In piazza sabato a Campo de’ Fiori
Sabato a Roma, le mascherine tricolori si ritroveranno alle 16 in piazza Campo de’ Fiori, davanti a un luogo simbolo, la statua di Giordano Bruno. “Aderiamo alla manifestazione lanciata da commercianti e partite iva, invitando i romani a partecipare. Chiediamo che il governo ritiri immediatamente quest’ultimo Dpcm che è una condanna per tantissimi italiani – spiegano le mascherine tricolori – perché colpisce indistintamente commercianti; partite iva; piccoli imprenditori; aziende. E di conseguenza migliaia di famiglie. E rischia di essere il colpo di grazia per l’economia italiana”.
“Il governo Conte deve dare le dimissioni”
“Il governo – continuano le mascherine – senza mettere in campo nessuna misura di sostegno, ha imposto di fatto un nuovo lockdown che, senza alcun aiuto alle imprese metterà l’Italia intera di fronte ad una crisi economica certa e di enormi proporzioni. Con una situazione del genere il governo Conte deve dare le dimissioni. Centinaia di migliaia di piccole attività, imprese ed aziende, che avevano resistito con enormi difficoltà al precedente lockdown, rispettando e adeguandosi alle regole imposte, sono ora messe in ginocchio dal governo. Tantissimi italiani hanno già perso o perderanno il lavoro e con la prospettiva di un nuovo lockdown l’Italia rischia di sprofondare”.
Le mascherine tricolori contro il Dpcm
“Non possiamo accettarlo, la rabbia degli italiani che scendono in piazza è sacrosanta e in questi giorni continueremo ad organizzare manifestazioni e a partecipare a quelle messe in piedi da commercianti e categorie, almeno finché il governo non farà marcia indietro sull’ultimo decreto. Lo faremo – concludono le mascherine tricolori – indossando le mascherine tricolori, il simbolo dell’Italia che si ribella”.