Le mascherine che il governo dà a scuola ai nostri figli puzzano di solvente. Provare per credere
Talvolta bisognerebbe ascoltarli con più attenzione i figli. E dare loro più credito, perché non sempre le loro lamentele sono pretestuose come crediamo. Prendiamo il caso delle mascherine distribuite a scuola e prodotte da Fca per la Presidenza del Consiglio dei ministri, con tanto di loghi stampati in bella vista sulle confezioni. Ecco, quelle mascherine, per le quali il premier Giuseppe Conte si vanta a ogni pubblica comparsata, puzzano. Puzzano di chimica, di solventi. Anche per questo molti ragazzi si rifiutano di indossarle, spesso andando in rotta di collisione con i genitori che non capiscono perché, avendone di gratuite e pubbliche, bisogna comprarne altre di tasca propria.
Il caso delle mascherine per la scuola che puzzano
Dunque, il caso era già là sotto gli occhi di tutti. O, almeno, di molti di quelli che hanno figli a scuola, quando a farlo esplodere pubblicamente è stata la denuncia di un istituto di Alessandria. Lì il dirigente scolastico, con una circolare, ha invitato tutta la popolazione scolastica a non utilizzare le mascherine griffate Fca-Giuseppe Conte e si è poi premurato di avvertire il commissario all’emergenza.
Salvini: “Ma il governo cosa dà ai nostri figli?”
Da Alessandria il caso è rimbalzato a Roma, dove a farsene portavoce e a dargli ampia visibilità è stato Matteo Salvini. “Sulle mascherine (prodotte da Fca) che puzzano di solvente e sostanze chimiche distribuite a scuola segnalazioni da mezza Italia!”, ha scritto il leader del Carroccio, annunciando che “la Lega ha presentato una interrogazione al ministro Azzolina” per avere chiarimenti e sollecitare un controllo. “Ma cosa date ai nostri figli?!? Dal governo e dal commissario Arcuri attendiamo risposte urgenti!“, ha concluso Salvini.