La Maglie, guerriglia a Napoli? «I colpevoli stanno a Palazzo Chigi: la loro tattica infame è scaricare sulle Regioni»

24 Ott 2020 18:25 - di Chiara Volpi
La giornalista Maria Giovanna Maglie su Napoli contro il governo

Con la veemenza garbata di cui è capace come pochi altri, anche Maria Giovanna Maglie commenta in un tweet i fatti di Napoli. Intervenuta via social sulla guerriglia urbana di ieri sera contro coprifuoco e lockdown paventati dal governatore De Luca, la giornalista prova ad andare oltre. Oltre l’indignazione per quanto vergognosamente inscenato. Oltre la violenza inferta alle forze dell’ordine chiamate a contenere l’onda d’urto dei manifestanti e dei facinorosi. Oltre le responsabilità attribuibili al governatore campano. Oltre l’analisi sociologica e politica delle fazioni scese in strada con ultrà, estremisti e uomini dei clan. Tutti colpevoli: di disordini e soprusi. E, soprattutto, di aver rovinato il messaggio di preoccupazione e di dissenso rispetto alle restrizioni al vaglio della Regione che si voleva inizialmente trasmettere. Oltre l’analisi del panico e delle ragioni che lo motiverebbero. Oltre…

La Maglie su Napoli: «I colpevoli stanno a Palazzo Chigi»

Oltre, soprattutto, la considerazione alla base di tutto: ossia che non è giusto e non dovrebbe essere lecito annunciare coprifuoco e lockdown senza predisporre, o comunque annunciare, dopo la pars destruens, quella costruens. E cioè, spiegare come le autorità locali e centrali intendono procedere rispetto a chi, con la serrata, è nuovamente chiamato a nuovi sacrifici. Sottoposto, come a marzo, a perdere ancora la sua unica fonte di reddito. Così, con lucidità e acume, la Maglie via social tuona a freddo: «Che De Luca si meriti le proteste in Campania è sicuro», posta nell’incipit l’opinionista tv. Poi però aggiunge subito: «Che la tattica infame di questo governo sia quella di scaricare tutto sugli amministratori locali pure è fuori dubbio. I responsabili dell’impreparazione della seconda ondata stanno a Palazzo Chigi». Una tesi netta. Lucida. Inoppugnabile oltre ogni ragionevole dubbio.

 

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