Immigrato irregolare stupra in spiaggia una 70enne e poi le ruba la borsa

23 Ott 2020 16:21 - di Redazione
immigrato

Ancora un caso di violenza. Un immigrato irregolare, 35enne originario del Togo, è stato arrestato. È accusato di violenza sessuale e furto ai danni di una 70enne piombinese. Secondo la ricostruzione della polizia, nel pomeriggio del 19 ottobre la donna stava leggendo un libro sulla spiaggia. Quando, a un certo punto, è stata raggiunta dall’uomo. L’immigrato in poco tempo l’avrebbe bloccata e costretta a un rapporto sessuale. Le urla di aiuto dell’anziana hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti. E il 35enne è subito scappato. 

L’immigrato ruba la borsetta

Immediata la chiamata al 113 che ha inviato sul posto la squadra nautica del commissariato di Piombino e una pattuglia. La 70enne prima di essere trasportata al pronto soccorso ha fornito precise indicazioni sull’accaduto. Mentre la donna era intenta a leggere un libro in spiaggia è stata avvicinata dallo straniero che l’ha afferrata e violentata. L’uomo è poi fuggito rubandole la borsetta con il telefono cellulare.

Il racconto della vittima e dei testimoni

Gli agenti, dopo aver ascoltato il racconto dell’anziana e dei testimoni, sono riusciti a rintracciare l’immigrato. L’uomo era tranquillamente seduto su una panchina in un parco vicino alla spiaggia. La 70enne, sotto shock per l’accaduto, è stata trasportata al pronto soccorso dove è stato arrivato il protocollo per le donne vittime di violenza. L’extracomunitario identificato e riconosciuto dalla vittima è stato portato nella casa circondariale di Livorno e l’arresto è stato convalidato dal giudice con applicazione della misura restrittiva della custodia cautelare in carcere.

I precedenti

Si allunga l’elenco di donne stuprate da immigrati. Ad agosto una 67enne era stata violentata da un immigrato sulla tratta regionale della linea Roma-Avezzano. A settembre un altro caso, questa volta a Lavagna nel Genovese. Un cittadino peruviano 26enne, residente nel Tigullio si era introdotto nella camera di una paziente che si stava riprendendo dall’anestesia totale dopo essere stata sottoposta a un intervento. Fingendosi medico, l’aveva molestata sessualmente con la scusa di una «visita ginecologica».

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