Enna, disabile violentata in pieno lockdown. Arrestato l’operatore sanitario che l’aveva in cura

8 Ott 2020 14:27 - di Redazione

L’accusa è di violenza sessuale nei confronti di una disabile. Avvenuta ad aprile in pieno periodo di lockdown. E’ finito in manette la notte scorsa un operatore sanitario. Che avrebbe violentato la donna ricoverata nella struttura “Oasi Maria Santissima” di Troina. In provincia di Enna. La vittima dello stupro, positiva al covid, è incinta.

Disabile violentata, arresto un operatore sanitario

La Squadra Mobile della Questura di Enna lo scorso 11 settembre ha ricevuto una denuncia dall’avvocato della famiglia della donna.Nella quale si comunicava che la disabile era in stato di gravidanza. Specificando che la ragazza soffriva di gravissime patologie. Connesse ad una rara malattia genetica. Qualche giorno prima della denuncia, i genitori erano stati avvisati dal personale della struttura che la figlia era in stato di gravidanza. Viste le gravissime condizioni di salute non era possibile “in alcun modo che avesse prestato il proprio consenso”.

Nel mirino delle indagini il personale della struttura

I primi accertamenti sanitari hanno focalizzato l’attenzione degli investigatori su un gruppo di persone presenti nella struttura al momento del  periodo di concepimento. Dalle indagini risulta che “nessuno della struttura si è accorto dello stato di gravidanza”. Gli inquirenti hanno interrogato decine di persone (medici e infermieri) sono stati interrogati. Ieri mattina è stato convocato un operatore socio sanitario dipendente della struttura da due anni. Dalle prime domande, gli investigatori hanno capito il suo stato di disagio. E una sua particolare emotività nel raccontare.

L’autore dello stupro ha confessato

L’indagato faceva particolare confusione nel raccontare i fatti. Soprattutto nel periodo del focolaio sviluppatosi all’interno con decine di positivi”. L’indagato ha riferito che a fine marzo aveva chiesto alla direzione sanitaria di poter fare accesso alla struttura. Per poter aiutare  ai suoi colleghi in difficoltà. Dopo qualche giorno, per la carenza di personale, iniziava a prestare la propria attività di operatore sanitario.

Disabile violentata, la Procura di Enna prosegue le indagini

La struttura ha affidato l’uomo al reparto con i positivi al covid. Tra i quali anche la vittima dello stupro. “Approfittando dell’assenza temporanea dell’infermiere professionale, non curante neanche della positività, raggiungeva la vittima che conosceva da tempo. E consumava un rapporto sessuale. Senza alcuna  protezione antivirale, tuta e mascherina”, spiegano gli inquirenti. Al termine di un lungo interrogatorio l’uomo ha confessato. Ora è in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. La Procura di Enna continuerà le attività d’indagine. Per chiarire ogni ulteriore aspetto della vicenda e valutare eventuali responsabilità in ordine ai fatti accaduti.

 

 

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