Covid, Zaia precetta i medici di base: “Dovranno fare i tamponi. È un obbligo, non c’è alternativa”
In Veneto i tamponi rapidi si faranno dai medici di base. È quanto prevede un’ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia, che l’ha illustrata insieme agli ultimi dati sull’andamento del Covid in Regione.
Zaia: “I tamponi si faranno dai medici di base”
“I cittadini si rivolgeranno ai medici di base per fare il tampone“, ha spiegato il governatore in una diretta Facebook, annunciando la firma dell’ordinanza. “Daremo a tutti i medici di base i tamponi e i Dpi, dovranno fare i test ai loro assistiti”, ha spiegato Zaia, aggiungendo di confidare di poter arrivare allo stesso tipo di accordo anche con i pediatri.
Tutti i costi a carico della Regione
L’accordo prevede che la Regione metta a disposizione i tamponi, mentre Zaia ha auspicato che i Comuni possano mettere a disposizione appositi spazi. I medici non avranno facoltà di scegliere: la somministrazione dei tamponi sarà obbligatoria, il medico sarà pagato dalla Regione, mentre il cittadino non pagherà nulla. I dottori, inoltre, potranno anche effettuare i tamponi direttamente a casa dei pazienti. “I medici non volevano l’obbligatorietà, ma in questo momento non potevamo fare altrimenti”, ha chiarito Zaia.
“In terapia intensiva non sono tutti intubati”
Attualmente, ha quindi riferito il governatore, “il totale dei tamponi effettuati in Veneto da inizio emergenza è di 2.328.514. Oggi – ha aggiunto – si registrano 2967 nuovi casi di positività rispetto a ieri. I ricoverati in terapia intensiva sono 908, con un incremento di 127 persone. Il totale delle vittime è 2.401”. Zaia ha inoltre chiarito che in Veneto oltre il 70% dei contagiati ha meno di 65 anni. “Rispetto a marzo la situazione è cambiata, perché erano interessate perlopiù fasce anziane”, ha precisato, sottolineando che oggi ci sono meno morti anche per l’abbassamento dell’età e che “in terapia intensiva non sono tutti intubati”. “C’è ancora margine”, ha sottolineato il governatore, chiarendo però che non si può andare “oltre certi valori” e che sarà necessario “sospendere le ferie” per non ridurre il personale in servizio.
L’appello del governatore: “Non uscite per Halloween”
Zaia, quindi, ha lanciato un appello a evitare i festeggiamenti per Halloween (“spero che nessuno esca”, ha detto), perché “nei nostri ospedali abbiamo ricoverati per covid ma anche per altre patologie, per questo i pazienti non devono aumentare”. “Bisogna fare sacrifici”, ha quindi sottolineato il governatore, parlando comunque di “contingentamenti per evitare contagi, più che chiusura totale”. “No a chiusure di attività”, ha concluso Zaia.