Contagi sempre su (5724) ma è record di tamponi. Terapie intensive stabili. In Lombardia impennata di casi

10 Ott 2020 17:47 - di Redazione

Continuano a crescere i contagi da coronavirus in Italia, ma senza fare il balzo in avanti dei giorni scorsi. Nelle ultime 24 ore i positivi sono aumentati di 5.724 (ieri erano stati 5.372), con 29 morti (ieri 28). Ma l’aumento si è avuto a fronte di un numero altissimo di tamponi: sono stati 133.084, nuovo record (ieri 129.471).

In Lombardia 1140 casi

Impennata dei contagi in Lombardia che registra 1.140 nuovi positivi. Stabili i contagi in Campania che ne registra 664.  I ricoverati con sintomi aumentano di  250 unità in 24 ore, portando il totale a 4.336. E i pazienti in terapia intensiva sono appena 3 in più in un giorno, arrivando a 390. Le persone in isolamento domiciliare crescono di ben 4.466 e sono ora 70.103, mentre gli attualmente positivi arrivano 74.829 con un incremento di 4.719. Infine i dimessi e guariti sono 238.525, aumentando di 976 unità.

Crescono i casi in Veneto e Toscana

Contagi in forte crescita anche oggi in Veneto, dove si registrano 561 nuovi casi di positività, per un totale di 31.065 dall’inizio dell’epidemia. Preoccupa anche la Toscana dove si sono registrati 548 nuovi positivi rispetto a ieri.

Pregliasco: programmare dei mini lockdown

Il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco commenta i dati del bollettino odierno e parla di un dato sostanzialmente stabile, anche se inquieta l’incremento in alcune regioni.

Secondo Pregliasco, visto l’aumento delle ultime settimane, “è possibile programmare anche mini-lockdown senza doverli poi attuare in modo emergenziale, altrimenti – chiarisce – si crea panico nella popolazione”. Il dato odierno dei casi in Lombardia, dove si registra l’incremento più alto con 1.140 nuovi positivi, “era previsto, ormai su 107 province ci sono focolai in 104”. Infine sul maggior numero di ricoveri in ospedale rispetto ai giorni passati, il virologo osserva che “una quota di casi con complicanze è il segnale della ripresa della diffusione del virus, un dato da tenere sempre sotto controllo”.

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