Arcuri, la gaffe della mascherina sotto il naso manda un messaggio sbagliato. Il web lo punisce
Arcuri, la gaffe della mascherina la dice lunga. Durante un evento tenutosi a Villasimius, il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha parlato con i giornalisti con la mascherina abbassata. Naso scoperto. Da quando si utilizza, è stato ribadito in maniera basilare e semplice: la mascherina deve coprire tutto il viso, anche il naso se no, non ha nessun senso protettivo.
Arcuri, la gaffe della mascherina sotto il naso
La comunicazione di Arcuri, di un’autorità che ha in mano le sorti della nostra salute, purtroppo è sbagliata e pericolosa. Arcuri in quanto membro ufficiale del governo, deve dare un messaggio corretto, in quanto sotto un occhio mediatico enorme. Le persone lo ascoltano perché è il Commissario Speciale per l’emergenza Covid. Mostrarsi durante una conferenza con la mascherina appoggiata, quasi come un elemento di disturbo più che di protezione, ha nel paradosso un effetto distorcente. È lecito chiedersi: «Se lui ha abbassato la mascherina, perché non posso farlo anch’io?»…
La mascherina messa male veicola un messaggio sbagliato
Risulta anche una cattivissima comunicazione d’immagine come esponente di quel gruppo di governo che ha chiesto lo stato di Emergenza e ci dovrebbe proteggere. Conte dice e pontifica sulle mascherine e la loro importanza, ma l’esponente principale che si occupa del reperirle, il signor Mascherina come è stato ironicamente chiamato, sta veicolando un’informazione sbagliata e questo è il momento di non cadere in errori, tra i tanti. Sui social si è scatenata la tempesta mediatica. Un utente senza tanti giri di parole dopo questo gesto, scrive: «Ribadisco, non gli affiderei neppure il mio cane per la passeggiata!». E ancora, c’è anche chi sottolinea che tra i tanti problemi che avuto Arcuri in questi mesi, «se questa fosse la peggior figuraccia fatta dal commissario Arcuri, andrebbe benissimo…».
Arcuri, gli utenti sul web gli rinfacciano l’errore
Il fatto che venga continuamente ricordato il concetto di buon senso e responsabilità alle persone, e poi il commissario straordinario di questa coscienziosità se ne disinteressi, o peggio, non sia in grado di osservarla, non è assolutamente un messaggio che mediaticamente va fatto passare. A questo proposito c’è chi scrive: «La persona sbagliata nel posto sbagliato al momento sbagliato». Oltre il cattivo esempio che il nostro commissario trasmette come il virus, un utente ricorda e segnala preciso delle tempistiche importanti. «Arcuri chi? Quello che, a maggio, ha avuto a disposizione oltre un miliardo di euro per ammodernare, migliorare ed aumentare le terapie intensive, e si è ricordato solo in questi giorni che ci sono da fare ancora i bandi?»...