Anche il Covid “schifa” Salvini: un’altra vignetta indecente sul “Fatto Quotidiano” di Travaglio
Anche il covid schifa Matteo Salvini. Se questa è satira… Il Fatto Quotidiano e Marco Travaglio sempre più disgustosi. La vignetta pubblicata sull’edizione di mercoledì 7 ottobre è fuori da ogni decenza, non fa ridere ed è molto offensiva. Il disegno in prima pagina che ritrae il leader della Lega schifato pure dal coronavirus. Sopra la frase: “Io lì dentro non ci entro” e “Non attizzava proprio più nessuno”. Il leader della lega è raffigurato nella sua veste peggiore, con la bava alla bocca e l’aria truce. Il riferimento non tanto recondito è alle Amministrative che hanno visto la Lega perdere qualche consenso. Per cui -questo dovrebbe essere il senso della vignetta – la campagna elettorale della Lega sull’inefficacia delle misure del governo sulla pandemia non ha avuto effetto. Il tutto condito con uno sfregio francamente di pessimo gusto anche per un vignettista schierato.
La replica di Salvini a Il Fatto di Travaglio: “Bacioni a gufi”
Ci sta che il quotidiano di Travaglio faccia il tifo per i giallorossi di governo Pd-M5s, ma travisare i numeri non è corretto. Travaglio sorvola sui veri numeri dell’opposizione e quelli della maggioranza. Il governo- Conte non se la spassa infatti molto bene. Solo ieri non ha saputo presentarsi con la sua maggioranza ben salda nel provvedimento chiave del momento, quello sulle nuove strette anti-covid. Salvini la prende a ridere a modo suo: “Fatto Quotidiano, che pena… Bacioni ai gufi”, cinguetta. La verità è che la vignetta improntata allo sfregio secondo i canoni a cui ci ha abituati anche Vauro non è una novità. L’insulto trito e ritrito non coglie affatto la realtà quotidiana, e di questo al Fatto se ne dovranno fare una ragione. Solo poche ore fa il sondaggio Swg di Mentana dava risultati molto diversi dalle aspettative giallorosse di Travaglio e del Fatto. Una doccia fredda per il M5S.
La realtà è un’altra, con buona pace di Travaglio
Il partito di Matteo Salvini, rispetto a sette giorni fa, registra un punto percentuale in più raggiungendo il 24,8 per cento. Con buona pace di Travaglio la Lega ancora una volta è al primo posto. Il Partito democratico con il suo +0,7 è al secondo posto con un 20,8 per cento. A seguire sempre, Giorgia Meloni, che supera i beniamini di Travaglio, i grillini. Questa volta Fratelli d’Italia rimane invariato stabile al 15,8 mentre cala, e di tanto (-0,8), il Movimento 5 Stelle. Le lotte interne alla forza politica di Beppe Grillo non pagano e fanno sprofondare i pentastellati al 15,1. Una vignetta così rozza come questa non cambierà la realtà.