Anche Emiliano chiude le scuole: in Puglia studenti delle superiori a casa fino a metà novembre

22 Ott 2020 17:50 - di Viola Longo
puglia scuole chiuse

Dopo Vincenzo De Luca in Campania, anche Michele Emiliano chiude le scuole per far fronte all’emergenza coronavirus. Il governatore della Puglia, però, almeno per ora si limita agli ultimi tre anni di superiori, che da lunedì non seguiranno più le lezioni in presenza. La sospensione è programmata fino al 13 novembre e, insieme ad altre misure, è finalizzata di fatto ad alleggerire la pressione sui mezzi pubblici.

In Puglia scuole chiuse fino al 13 novembre

L’ordinanza di Emiliano stabilisce che “con decorrenza dal 26 ottobre e comunque entro e non oltre il 13 novembre 2020 sono sospese le attività didattiche in presenza in tutte le scuole secondarie di secondo grado, limitatamente alle ultime tre classi del medesimo ciclo scolastico”. Il provvedimento fa riferimento diretto alle possibilità aperte dall’ultimo Dpcm.

Emiliano chiede più smart working

Ma oltre alla misura sulle scuole chiuse, l’ordinanza della Puglia raccomanda, inoltre, “ai datori di lavoro pubblici e privati, con esclusione del personale sanitario e socio sanitario e del personale impegnato in attività connesse all’emergenza o in servizi pubblici essenziali, utilizzare o incrementare il lavoro agile. E differenziare l’orario di servizio del personale in presenza”. Nel provvedimento è specificato che questo deve avvenire “compatibilmente con le esigenze di servizio. E con particolare attenzione ai lavoratori che utilizzano mezzi di trasporto pubblici per raggiungere la sede di lavoro, articolandolo in fasce orarie scaglionate”.

Il problema è il trasporto pubblico

Nell’ordinanza è rilevato anche che, “sulla base di quanto accertato dal competente Dipartimento, al fine di evitare i continui picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti, sussistono condizioni oggettive per inasprire, con decorrenza dal 26 ottobre 2020, le disposizioni emergenziali dirette a contenere la diffusione del virus. Restando salve – si legge ancora nel provvedimento – le ulteriori valutazioni che il competente Dipartimento della salute potrà effettuare alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica. E all’esito dell’analisi dell’impatto delle misure attualmente vigenti per fronteggiare l’emergenza”. Insomma, potrebbe non finire qua.

 

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