Zangrillo: modello Germania per combattere il virus. Un milione di test a settimana
Guardare alla Germania per una gestione intelligente della pandemia. Lo sottolinea Alberto Zangrillo su Twitter dove il professore ha postato l’estratto di un articolo di Repubblica che spiega come si sta affrontando in quel paese la pandemia. “Gli esperti del governo tedesco – si legge nella parte di articolo postato da Zangrillo – sottolineano che ad aprile il 22% dei contagiati dovevano farsi ricoverare in ospedale. Oggi la Germania ha moltiplicato i test fino a raggiungere un ritmo di un milione a settimana. Ma i ricoveri sono crollati al 5 % dei casi positivi”.
Germania, escluso un nuovo lockdown
“Le spiegazioni sono note: il virus contagia i più giovani, ha preso forme meno gravi, e si è imparato a curarlo meglio. Tutto questo induce il governo di Berlino a lanciare una campagna sdrammatizzante. Come dice Hendrik Streeck che dirige il dipartimento epidemiologico in un ospedale di Bonn, ‘il numero dei contagi non ha più alcun significato’. Né il governo vuole sentir parlare di lockdown. All’eventuale apparizione di focolai reagirà con misure mirate”.
Influenza o Covid? L’assillo degli italiani
Uno studio di Assosalute ci informa intanto che riuscire a distinguere l’influenza stagionale dai sintomi della Covid-19 è uno dei temi più discussi in vista dell’autunno. Secondo la ricerca “il timore più diffuso tra gli italiani è proprio quello di non essere in grado di saperle distinguere prontamente (33% degli intervistati). Seguono il timore di non poter ricevere cure adeguate (14,7%), soprattutto tra gli over 65, e la paura di un nuovo isolamento (14%), soprattutto tra i più giovani”.
Vaia (Spallanzani): vaccino in commercio a primavera
Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, ai microfoni di Radio Cusano Campus, afferma infine che “a fine ottobre tireremo le prime somme sul vaccino” italiano in sperimentazione all’Istituto Spallanzani. “E se tutto andrà bene – continua Vaia – dopo aver completato le tre fasi, sarà commercializzabile in primavera. Non bisogna correre, perché il vaccino deve essere sicuro ed efficace, non bisogna cedere alle pressioni economiche e politiche”. Secondo Vaia, “la seconda ondata non è affatto ineluttabile se ci comporteremo con responsabilità e con spirito di solidarietà nazionale”.
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— Alberto Zangrillo (@azangrillo) September 17, 2020