Giorgia Meloni: «Gli amici dei grillini prendono stipendi spropositati. Tridico, una vergogna»
27 Set 2020 9:58 - di Franco Bianchini
Giorgia Meloni interviene con forza sul caso Tridico. Una vergogna. Inaccettabile. «Da Tridico a triplico», scrive la leader di Fratelli d’Italia sulla sua pagina Facebook. «Quando scopri che al presidente dell’Inps Tridico, tanto caro al M5S, è stato quasi triplicato lo stipendio capisci che siamo in una Italia a due velocità». E cioè, «quella degli amici dei grillini che prendono stipendi spropositati nonostante i risultati scadenti e quella dei cittadini comuni che non hanno amici nei Palazzi e aspettano ancora la cassa integrazione. Sono bastati due anni al potere per svelare la vera natura dei nemici della casta. Fossi il presidente del consiglio chiederei le dimissioni del presidente Inps. Cosa intende fare, invece, Giuseppe Conte?».
Il caso Tridico e l’imbarazzo di Conte
Per adesso il premier si limita a dire di non essere «personalmente informato di questa vicenda. Ovviamente ho chiesto degli accertamenti per approfondire la questione». Parole di circostanza che cercano (inutilmente) di nascondere l’imbarazzo. Un imbarazzo, tra l’altro, che sta mandando in tilt i Cinquestelle, che cercano di metterci una pezza per non perdere la faccia. Crimi parla solo della retroattività («che non c’è»). Gianluigi Paragone (Italexit) reagisce: «Mi sembra chiaro che l’Inps non funzioni come un orologio svizzero. E proprio per questo è imbarazzante aumentarsi lo stipendio. Non vorrei che ci fosse, ancora una volta, una netta spaccatura nel Paese tra dirigenti e lavoratori. Ho trovato questo gesto davvero ingeneroso e scorretto».
FdI torna all’attacco
Francesco Lollobrigida, al Tg2, torna a ribadire: «L’Inps è nel caos. Il presidente Tridico ha fallito nell’erogazione della cassa integrazione e nei controlli per il reddito di cittadinanza. Ma in piena emergenza Covid si è più che raddoppiato lo stipendio con la complicità del M5S, che lo ha nominato». Il capogruppo di FdI alla Camera incalza: «Lo avevamo chiesto in una interrogazione, senza ricevere risposta. Ora lo sanno tutti e c’è un motivo in più per chiederne le dimissioni immediate».
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