Calenda: «Mia moglie era malata, Emiliano disse che eravamo amici del cancro». Renzi: «Bestiale»
«Mentre mia moglie stava male Emiliano ha detto che eravamo amici del cancro». Carlo Calenda attacca ancora una volta a muso duro Michele Emiliano. E lo fa in occasione di una manifestazione elettorale a Bari. Il passato non si cancella. Lo ricorda anche Renzi: «Carlo era ministro quando sua moglie Violante ha affrontato e ha vinto una battaglia durissima contro il tumore. Voi dovete immaginare quanto ci sia di animalesco nel dire ad un uomo – che vive in quel momento una situazione familiare oggettivamente difficile – quanto ci sia di bestiale dire una cosa del genere». «Uno che fa dodici ricorsi per l’Ilva e li perde tutti è una sega come politico e una schiappa come magistrato», ha detto poi Calenda, riferendosi all’attuale governatore della Puglia. «Sono stato funestato da Michele Emiliano per molti anni al ministero. I 211 ulivi da espiantare» per il Tap «sono diventati un caso nazionale, si è scatenata una guerra civile alimentata da Michele Emiliano», ha proseguito.
Quando disse: «Fitto è dieci volte meglio di Emiliano»
Ogni occasione è buona per distruggere Emiliano. All’inizio di settembre Calenda lo aveva criticato aspramente durante il programma di La7 In Onda, condotto da David Parenzo e Luca Telese. «Fitto è dieci volte meglio di Emiliano», aveva tagliato corto Calenda. E ancora: «Emiliano è il peggior populista che gira per l’Italia».
Calenda e il lungo scontro con Emiliano
A giugno Calenda aveva bocciato la richiesta di Emiliano. Il governatore aveva lanciato la proposta di un’alleanza, per le prossime regionali, con il leader di Azione e Matteo Renzi. Sonora la bocciatura di Calenda che su Twitter aveva scritto: «Caro Michele Emiliano io sono quello “al soldo delle lobby del gas e del carbone”. Come puoi pensare di chiedere un’alleanza? D’altra parte tu sei quello di Tap, Xylella e Ilva e io davvero non riesco a pensare a nessuno peggiore di te per governare qualsiasi cosa».
Calenda e le critiche del presidente della Puglia
D’altronde la sua posizione è sempre stata chiara. Calenda, ex ministro del Mise, non ha mai dimenticato le critiche del presidente della Puglia. E infatti, alla prima occasione utile, ha sempre cercato di ostacolarlo. La prima occasione utile arrivò all’inizio del 2020, con la campagna elettorale per le primarie in Puglia. L’europarlamentare, che nel 2019 ha fondato oltre ad Azione anche la lista Siamoeuropei con cui è stato eletto a Bruxelles, decise di appoggiare uno dei tre rivali di Emiliano.