Bagno di sangue a Lecce, l’arbitro De Santis e sua moglie assassinati in casa a coltellate

22 Set 2020 12:34 - di Redazione
De Santis

Orrore a Lecce. Una coppia è stata trovata in una pozza di sangue, uccisa all’interno di un condominio di via Montello. Si tratterebbe dell’arbitro Daniele De Santis e di una donna, Eleonora Manta, della quale non sono state fornite ulteriori generalità. Entrambi sono stati ritrovati riversi in una pozza di sangue sulle scale all’ingresso dello stabile. Il sospetto assassino sarebbe in fuga a bordo di un’auto.

Lecce, assassinato l’arbitro De Santis

E’ caccia all’assassino, il responsabile  del duplice omicidio, forse il tragico epilogo di una lite degenerata nel sangue. La dinamica è in fase di accertamento da parte dei carabinieri del capoluogo salentino, accorsi sul posto insieme ai sanitari del 118. L’uomo è l’arbitro di calcio Antonio De Santis, 30 anni, spesso impegnato nella direzione di gara dei match di Serie C. La donna, invece, risponderebbe al nome di Eleonora Manta ma, al momento, la descrizione non è stata dettagliata di altri particolari.

E’ caccia all’uomo

Non ha ancora né un volto né un nome il sospetto assassino di De Santis e della moglie. Sembrerebbe che si tratti di un uomo ma, al momento, non vi sono informazioni certe neanche sull’identità del presunto killer. Dal racconto di alcuni testimoni, pare che si sia dato alla fuga a bordo di un’auto dopo aver commesso l’omicidio. Dall’analisi delle ferite ritrovate sui corpi delle vittime, è probabile che li abbia colpiti con un arma da taglio, forse un coltello.

Le testimonianze

I carabinieri stanno ricostruendo l’accaduto con l’aiuto di alcuni testimoni che, allarmati per i rumori provenienti dalle scale hanno lanciato per primi l’allarme. Sui siti locali apprendiamo di “colpi violenti e del tonfo di oggetti e mobili rovesciati sul pavimento, urla sulla rampa delle scale e poi il silenzio. I condomini della palazzina al civico 2 di via Montello hanno allertato i soccorsi dopo aver visto fuggire un individuo: vestito di nero, con guanti in pelle, passamontagna calato sul volto e uno zainetto di colore giallo. A nulla sono valsi i soccorsi prestati dagli operatori del 118: per i due non vi è stato più nulla da fare. Sono deceduti a causa delle profonde ferite e per emorragia”. Ora gli investigatori  stanno verificando l’esistenza di telecamere di videosorveglianza nella zona che potrebbero avere ripreso immagini utili alle indagini.

 

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