Autostrade, scontro aperto tra Atlantia e Cdp. FdI: “Siamo al nulla cosmico. Da Conte solo propaganda”

26 Set 2020 11:54 - di Redazione
autostrade cdp

È scontro aperto tra Atlantia e Cassa Depositi e prestiti sul dossier Autostrade. Cdp, infatti, respinge al mittente la lettera della società della famiglia Benetton, perché gli impegni assunti sono stati “disattesi completamente”. Atlantia replica sostenendo di non aver disatteso alcun impegno e che, semmai, è Cdp a richiedere una manleva che non era prevista dagli accordi. Insomma, è il caos. Uno scenario ampiamente previsto dalle forze di opposizione parlamentare, che da tempo avvertono sull’ennesimo disastro annunciato del governo.

Cdp su Autostrade: “Atlantia ha disatteso gli impegni”

“La lettera di Atlantia, che conferma la volontà da parte della società di andare avanti con il processo approvato dal loro Cda di vendita dell’88% o in alternativa scissione e vendita del residuo 30%, dimostra che sono stati disattesi completamente gli impegni assunti dai due amministratori delegati di Atlantia e Aspi il 14 luglio”, è stato il commento al dossier Autostrade di fonti di Cdp, citate dall’agenzia di stampa Adnkronos, alla lettera della società all’amministratore delegato , Fabrizio Palermo. “La disponibilità di Cdp nei confronti della controparte a trovare soluzioni – hanno aggiunto – di ragionevole compromesso e di mercato è stata massima”. Nel corso della trattativa – hanno fatto notare ancora le fonti – Cdp ha accolto gran parte delle richieste di Atlantia ed è rimasta ferma sulla necessità di ottenere garanzie di mercato, come avviene in ogni operazione di trasferimento azionario, sui rischi collegati a un evento certo, il crollo del Ponte Morandi, che ha provocato danni enormi. Ma, secondo le fonti di Cdp, dopo la lettera del 14 luglio Atlantia ha avuto un atteggiamento dilatorio nei fatti e nei contenuti.

Per Atlantia Cdp cambia le carte in tavola

”Atlantia – è stata la risposta della società – non ha disatteso alcun tipo di impegno. Con la delibera approvata ieri, il Cda ha condiviso un percorso chiaro, trasparente e di mercato, aperto a Cdp e a tutti i potenziali investitori interessati. Cdp è stata invitata tempestivamente a prendere parte a questo percorso”. ”La richiesta di manleva voluta da Cdp non esiste nell’ambito delle grandi operazioni di mercato del mondo infrastrutturale. Nella lettera di impegni inviata da Atlantia lo scorso 14 luglio al governo, peraltro non è prevista alcun tipo di manleva”. ”Nella process letter inviata a Cdp e a tutti gli altri investitori è esplicitato chiaramente – hanno aggiunto – che Atlantia non rilascerà alcun tipo di garanzia relativamente ad Aspi, sulla base del principio della parità di trattamento di tutti gli investitori. Le eventuali decisioni di Cdp non sono dunque afferibili alle scelte trasparenti e di mercato operate dal Cda di Atlantia”.

Fazzolari: “Dal governo solo propaganda”

Purtroppo avevamo ragione. Dopo l’accordo di luglio, Giorgia Meloni chiarì che non c’era nulla perché, nonostante la conferenza in pompa magna di Conte e le dichiarazioni di Di Maio, non avevano firmato niente. C’erano solo dei buoni propositi venduti dal governo come risoluzione del problema. Quando si tratta di società quotate in borsa o ci sono degli atti reali o non c’è nulla”, ha ricordato il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari. “Oggi Atlantia si sta comportando come se nulla fosse proprio perché dal punto di vista formale non esiste un accordo sottoscritto dalle parti“, ha proseguito Fazzolari. “Non si trattò di una leggerezza da parte del governo ma – ha quindi sottolineato l’esponente di FdI – di vera propaganda”.

Bernini: «Ecco il loro “successo senza precedenti”»

“A due anni dalla tragedia del Ponte Morandi e a distanza di due mesi dal giorno in cui il governo annunciò di aver risolto, vantando il solito “successo senza precedenti”, l’accordo con Autostrade è ancora in alto mare”, ha commentato poi la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini. “Restano infatti due ostacoli insormontabili. La questione della manleva sulla rete e – ha sottolineato – la ripartizione dei debiti di Autostrade per l’Italia, con Cdp pronta al disimpegno”. Un altro fallimento che si aggiunge alle vicende ex Ilva e Alitalia, e alle centinaia di crisi industriali irrisolte. Si dice che le regionali hanno rafforzato Conte, ma, di rinvio in rinvio – ha concluso l’esponente azzurra – i problemi continuano a marcire“.

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