Arrestato a Sassari Johnny lo Zingaro: si era fatto beffa dello Stato per dieci giorni. “Una fuga d’amore”

15 Set 2020 11:06 - di Lucio Meo

Giuseppe Mastini, noto come ‘Johnny lo Zingaro‘, evaso dieci giorni fa dal carcere di massima sicurezza di Sassari, è stato catturato (foto adnkronos in basso) dalla polizia in Sardegna. Mastini, 60 anni, non era tornato in prigione dopo un permesso premio ed era latitante dal 6 settembre scorso. «La fuga è sempre per amore», ha detto agli agenti facendo riferimento alla sua compagna, che però non si trovava con lui al momento dell’arresto.

Mastini, detto Johnny lo Zingaro, si nascondeva a Sassari

A quanto si apprende, la cattura è avvenuta in una zona rurale della provincia di Sassari in una operazione condotta dalla polizia in collaborazione con la polizia penitenziaria. Mastini si nascondeva in un casale a poche centinaia di metri dal carcere da dove era evaso. Al momento della cattura sembra non fosse solo, con lui però non c’era la compagna – con la quale ha trascorso anche il permesso premio prima della fuga – che ha lasciato la Sardegna subito dopo il 6 settembreAlla cattura hanno partecipato gli uomini del servizio centrale operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Sassari. Per dieci giorni la fuga di Mastini aveva messo in serio imbarazzo il governo.

Il malavitoso sarà riportato nel carcere di Bancali

Mastini si trova ancora in Questura, a Sassari, per gli accertamenti di rito, poi sarà riportato nel carcere di Bancali. “Nella mia lunga carriera di magistrato ho avuto l’opportunità di avvalermi del prezioso apporto di diversi corpi di polizia, nazionali e internazionali. Ma la capacità, la perseveranza e l’abnegazione che riscontro ogni giorno negli uomini del Nic della Polizia Penitenziaria, sotto l’oculata direzione di Augusto Zaccariello, è davvero rara. Lo hanno dimostrato fino ad oggi, continuano a dimostrarlo e sono certo che lo dimostreranno anche in futuro”, il commento del Capo Dap sulla cattura.

”L’evaso Giuseppe Mastini, conosciuto come Johnny ‘lo zingaro’, è stato rintracciato e catturato grazie al lavoro congiunto svolto dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dalla Polizia di Stato. A loro va il mio più sentito ringraziamento”. Così in un tweet il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Sui dieci giorni di latitanza dorata concessa al pericoloso bandito, neanche le scuse.

 

 

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