A scuola torna anche la violenza dei centri sociali: giovane di destra aggredito a Roma
È bastato un volantinaggio davanti scuola a scatenare la furia dei centri sociali. Stavolta è successo a Roma, al liceo Ripetta. Un ragazzo di Azione studentesca è stato aggredito da una quindicina di appartenenti al collettivo dell’istituto, che evidentemente non gradivano la libera espressione di un pensiero diverso dal loro. A denunciare l’accaduto è stato lo stesso movimento studentesco di Fratelli d’Italia, riferendo che la vicenda non è finita lì.
L’aggressione al ragazzo di Azione studentesca
“All’uscita dell’istituto abbiamo difeso uno dei nostri ragazzi, con più di 50 persone appartenenti ai centri sociali e non di certo studenti superiori“, hanno raccontato il presidente romano di Gioventù nazionale, Francesco Todde, e il responsabile di Azione studentesca della Capitale, Leonardo Samà. Sul posto sono anche “intervenute le forze di Polizia in assetto anti-sommossa”. “Continueremo a essere presenti nelle scuole e rappresentare tutti gli studenti di Roma”, hanno chiarito Todde e Samà. I due dirigenti giovanili, quindi, hanno puntato l’indice contro “gli ideologismi tossici, che dividono gli studenti e fomentano il clima d’odio”. “Lo squallore di questi personaggi ormai non ci stupisce più”, hanno aggiunto, riferendosi ai centri sociali e ricordando che “minacce, spintoni e insulti sono solo l’ultimo esempio del clima di odio instaurato da questi soggetti“.
FdI: “Ecco chi usa la violenza a scopi politici”
“È inaccettabile che si permetta ai centri sociali di bloccare l’entrata di uno studente a scuola solamente perché di idee diverse. Un caso di discriminazione, sempre causata dalla solita estrema sinistra, che usa la violenza a scopi politici. La dirigente scolastica garantisca l’agibilità dell’Istituto a tutti gli studenti, contro ogni discriminazione”, hanno commentato i deputati FdI Federico Mollicone e Maria Teresa Bellucci, Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, e Massimo Milani, coordinatore romano di Fratelli d’Italia. Da sinistra e dal Campidoglio, in altri casi sempre solerti nel condannare gli episodi di violenza, invece, silenzio assoluto. “Presenteremo – hanno aggiunto – un’interrogazione al ministro Lamorgese e al ministro Azzolina. Casi di questo genere non devono più avvenire e chiediamo alle forze dell’ordine di identificare al più presto i responsabili”. “No a ogni forma di violenza politica”, hanno quindi avvertito gli esponenti di FdI.