“Viviana non era in cura psichiatrica e non frequentava sette sataniche”

20 Ago 2020 16:25 - di Redazione

“Viviana non era in cura e non seguiva alcuna terapia, ha solo preso per 4 giorni due pillole  e poi ha smesso lei, di sua volontà”, assicura il marito della Dj morta, Daniele Mondello sulla presunta malattia psichica della moglie.

“Viviana non aveva con sé alcun bancomat e ne i 500 euro come è stato scritto”, insiste il marito di Viviana Parisi.

E intanto il Procuratore di Patti (Messina), Angelo Vittorio Cavallo, parlando con i cronisti, spiega che “il nostro compito è stato quello di ripercorrere il viaggio della signora e di Gioele dal momento in cui è uscita di casa fino all’epilogo”.

”Ritengo che già un piccolo risultato sia stato raggiunto, perché posso dire con sufficiente tranquillità che tutto quel tragitto sia stato accertato”, evidenzia Cavallo.

“Abbiamo trovato i biglietti dei caselli autostradali – dice il procuratore. – Abbiamo trovato le immagini dal momento in cui la signora è uscita di casa con il bambino vivo, e in perfetta salute”.

”Abbiamo trovato quelle immagini a Sant’Agata di Militello che ci danno conferma che il bambino fosse vivo. Riteniamo, con buona approssimazione, che quei venti minuti di ‘buco’ fossero dovuti a un rifornimento di benzina”.

”Abbiamo trovato dei rifornimenti compatibili con la benzina trovata nel serbatoio della signora – svela il magistrato. – Questo ci permette di dire che la signora è entrata a Sant’Agata di Militello era con poca benzina”.

“Mi auguro di tutto cuore che dai resti di Gioele si possano capire molte cose, non dobbiamo disperare. A volte anche da pochi resti si possono capire molte cose”, spera Angelo Vittorio Cavallo parlando dei resti trovati ieri di Gioele a Caronia (Messina). Per questo motivo stanno chiamando “altre professionalità”.

“Oggi il primo passo da fare è quello di valutare i luoghi dove sono stati ritrovati i vari resti che purtroppo erano sparsi”, dice il procuratore di Patti.

“Si devono valutare i possibili tragitti della signora, del bambino, dei terzi, di animali. Oggi c’è questo lavoro iniziale le da fare. Dalla zona dove abbiamo rinvenuto i resti, percorrendo 50-60 metri di boscaglia, si arriva ad un sentiero – ricostruisce il pm – che potrebbe essere collegato al traliccio, ma è un’area con vegetazione fitta. Trai due luoghi in linea d’aria c’e’ una distanza di circa 300 metri”.

“Stiamo analizzando le celle di aggancio della zona sia quello che c’era sul tablet e nel cellulare della signora. Ma Per ora non ci sono risultanze su chiamate telefoniche. Si è parlato di Sette ma non è cosi”, aggiunge il Procuratore capo di Patti smentendo che Viviana possa essere stata attratta e plagiata da una Setta.

I resti di Gioele sono stati, intanto, portati all’obitorio del Policlinico di MessinaPoliclinico di Messina.

Nella camera mortuaria non c’è nessuno dei parenti del bambino: sono impegnati in questura per il riconoscimento di alcuni indumenti e delle scarpe rinvenute ieri accanto a un teschio. Daniele Mondello, il papà di Gioele, non si è visto all’obitorio neppure ieri sera.

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