Salvini: «La sinistra accoglie i clandestini perché ci guadagna miliardi, questo è il suo buonismo»

28 Ago 2020 9:11 - di Liliana Giobbi
Salvini

«La sinistra non accoglie i clandestini per solidarietà, ma perché ci guadagna miliardi. Questione di business». Lo afferma Matteo Salvini. «Io sarò processato – e se serve vado in galera – per difendere un principio», insiste. Ricorda l’appuntamento in tribunale dove è accusato di sequestro di persona per il caso Open Arms. «Alla fine del nostro governo  i porti non erano chiusi, erano blindati. E torneremo a blindarli quando saremo di nuovo al governo». Ma «il direttore scientifico di Malattie infettive allo Spallanzani di Roma vi ammonisce: “Abbiamo bisogno dei migranti”. Avanti, c’è posto!».

Salvini: ci vuole la pace fiscale

Poi il leader della Lega torna ad attaccare il governo sul tema delle tasse. Invoca la ”pace fiscale” per affrontare l’emergenza economica. Al governo, invece, «hanno i banchi con le rotelle al posto del cervello». Sulla scuola «la Lega ha fatto decine di proposte» e nessuna è stata presa in considerazione. Azzolina gioca da due mesi con i banchi con le rotelle, litiga con i presidi, litiga con in sindacati. Litiga con i governatori, litiga con tutti e gioca con i banchi con le rotelle».

Il sondaggio sul peggior ministro della storia

Salvini lancia un sondaggio sulla sua pagina Facebook chiedendo di scegliere il peggior ministro della storia. Nella rosa di nomi da scegliere la Lega indica quattro donne: il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese; il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina; quello dell’Agricoltura Teresa Bellanova e l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. La pagina in pochissimo tempo ha raggiunto oltre mille like e quasi 3900 commenti.

Salvini e don Alberto

Infine un «grazie di cuore a don Alberto per il rosario che mi ha donato a Cava de’ Tirreni», dice Salvini. «Un gesto che mi ha scaldato il cuore. Lo custodirò con cura, a memoria della splendida giornata trascorsa in terra di Campania”. E su Facebook pubblica alcune immagini del parroco che gli dona un rosario durante il suo comizio a Cava de’ Tirreni.


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