Salvini ironico: «L’abbraccio tra Raggi e Azzolina è la foto dell’estate. Chi si somiglia si piglia»

13 Ago 2020 14:05 - di Giorgia Castelli
Salvini

«Se quello che si dice dei verbali del Comitato tecnico scientifico fosse vero, che Conte non ha chiuso le zone rosse quando doveva chiuderle, dovrebbe essere arrestato». Matteo Salvini in diretta da Forte dei Marmi spara a zero contro Conte. «Oggi leggevo che i pm di Roma hanno aperto un fascicolo a carico di Conte e mezzo governo per l’epidemia, certo il tempo dirà chi non ha chiuso dove doveva chiudere… questi hanno sulla coscienza i morti in Lombardia e gli affamati nel resto d’Italia». E poi ancora: «Quando ho saputo dei verbali del Comitato tecnico scientifico sono saltato sulla sedia, leggendo che qualcuno ha ignorato l’allarme. Credo che alcuni sindaci se hanno letto che non era necessario chiudere e sono stati costretti a farlo subendo un danno economico, se denunciano fanno bene, anche se al governo se ne fregheranno».

Salvini: «Ho belle sensazioni sulle elezioni»

Poi parla delle elezioni: «Non vedo l’ora che passino questi 40 giorni, ho delle belle sensazioni perché il 20-21 settembre vota gente vera…». Non manca di parlare della vicenda delle 600 euro. Nella vicenda dei bonus alle partite Iva che ha visto coinvolti alcuni parlamentari, «l’errore più clamoroso è del presidente dell’Inps che dovrebbe chiedere scusa e dimettersi se avesse dignità, perché a Ferragosto non ha ancora pagato la Cig e ha elargito bonus a chi non doveva. Non sa fare il suo mestiere».

Processo Open Arms

Poi il riferimento al processo Open Arms. «Mancano 50 giorni al 3 ottobre, al processo di Catania. Ho chiesto che Catania per quella settimana sia la capitale europea delle libertà. Ho chiesto di organizzare iniziative, confronti pubblici e dibattiti sul tema delle libertà perché un processo politico a un ministro finito a processo per aver fatto il suo lavoro è qualcosa che non ha precedenti nella storia d’Europa. Catania sarà il fulcro del nostro modo di pensare». E ancora: «Arriverò a processo il sabato mattina, 3 ottobre, penso accompagnato da tanta gente, e quello che per qualcuno doveva essere un plotone d’esecuzione diventerà un punto di ripartenza eccezionale. Una settimana delle libertà contro l’oscurantismo e quella parte di magistratura politicizzata».

E infine non manca di fare una battuta ironica. «La foto dell’estate che rappresenta questo preciso periodo storico è l’abbraccio Raggi-Azzolina. Chi si assomiglia si piglia».

 

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