Niente riduzione delle tasse, il governo prepara il trappolone per stangare di nuovo gli italiani
Il governo prepara l’ennesima batosta sugli italiani. «Bisogna semplificare», ha annunciato in un’intervista a Repubblica Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle entrate. Ma la trappola del fisco è dietro l’angolo: il governo per cercare di far quadrare i conti parla di riforma del sistema tributario. Ma le tasse restano lì dove sono. Per Ruffini «il nostro non è un sistema fiscale. È una giungla impossibile da comprendere per chiunque, del tutto incontrollabile. E questo perché nel corso degli anni le leggi finanziarie l’hanno letteralmente terremotato, creando frammentazioni assurde».
Tasse, Ruffini: «La grande riforma fiscale
«Il coronavirus ci offre la possibilità di fare la grande riforma del fisco, come nel giugno 1969: quando sono nato io». E ancora: «Bisogna partire dalle fondamenta», ha detto il il numero uno dell’Agenzia delle entrate, lanciando la proposta di raccogliere in cinque testi unici. Ovvero: imposte dirette, indirette, accertamento, riscossione e contenzioso. «Una materia immensa di cui nemmeno gli esperti conoscono i confini». «Una volta fatto ordine – ha aggiunto – ecco che bisogna iniziare a sfrondare. E cambiare».
Fisco, da dove si parte
Qual è il punto di partenza? La parola d’ordine è rendere la vita più facile ai contribuenti. Un modo soft per dire che, per ora, di ridurre le tasse non se ne parla. «La dichiarazione precompilata ha fatto passi avanti. E nel 2021 avremo anche la precompilazione della dichiarazione Iva. Un passo ancora successivo potrà essere quello della dichiarazione dei redditi dei titolari di quelle partite Iva. Sono tappe di un percorso. Se mi volto indietro e guardo a com’era il fisco appena qualche anno fa, davvero faccio fatica a riconoscerlo. Adesso c’è la fattura elettronica che ha portato alle casse dello Stato un beneficio enorme. Dal primo gennaio del prossimo anno partiranno anche gli scontrini fiscali elettronici. Per non parlare dei cambiamenti in vista per i titolari delle partite Iva».
Tasse, la batosta per le partite Iva
Oggi, ricorda il Giornale, i contribuenti versano le imposte dovute in due tranche l’anno. Con le novità fiscali che sono in arrivo si dovranno calcolare e versare le imposte ogni mese. Ci saranno quindi dodici adempimenti contro i due attuali. Senza dimenticare che l’importo totale delle imposte da pagare sarà uguale a quello che si paga oggi. Senza nessuno sconto. Come osserva il Giornale, quella del fisco amico, è una polpetta avvelenata. Parlano di semplificare la vita alle partite Iva alle prese con le conseguenze della pandemia. In pratica i cambiamenti che l’esecutivo giallorosso potrebbe varare a breve potrebbero penalizzare pesantemente chi svolge un’attività autonoma. Ci potrebbe essere, infatti, una sottrazione di liquidità proprio in un momento di grande difficoltà economica. In soldoni, più che una semplificazione, potrebbe essere un modo per fare ancora una volta cassa.