Il caso Verbania fa tremare la Azzolina: già chiusa per Covid una scuola aperta tre giorni fa
La notizia da Verbania è piombata come un fulmine a ciel sereno a viale Trastevere. L’incubo peggiore per il ministero dell’Istruzione e che ha tolto il sonno alla Azzolina si è palesato.
Infatti, dopo tre giorni dall’apertura per i corsi di recupero, l’Istituto scolastico Cobianchi di Verbania ha già chiuso i battenti per il Coronavirus. Un provvedimnto a tempi record, condizionato dalle misure imposte alle scuole.
La comunicazione del dirigente scolastico parla chiaro. La scuola «sospende le attività didattiche a partire da lunedì 31 agosto 2020 per consentire lo svolgimento di un intervento di sanificazione dei locali, così come previsto dalle attuali normative per il contenimento della pandemia da Covid-19».
L’annuncio del dirigente scolastico
Ad annunciarlo sul sito dell’istituto il dirigente scolastico Vincenza Maselli che spiega in questi termini il provvedimento. «L’intervento si è reso necessario poiché un utente, entrato recentemente in Istituto, è risultato positivo al virus Covid-19. “La sicurezza degli alunni e di tutto il personale scolastico è, per l’istituto Cobianchi, prioritaria rispetto a qualsiasi altro interesse”, aggiunge Maselli precisando che “la riapertura della scuola avverrà quando saranno terminati i lavori di sanificazione e si potrà così garantire l’accesso in totale sicurezza. La data verrà comunicata il prima possibile”, conclude il dirigente scolastico.
Da Verbania alla Puglia: dal ministero risorse “ridicole”
Ma il caso Verbania è solo la punta dell’iceberg. Altro tema, che nel mondo della scuola tutti sanno e che nessuno osa dire, è che le forniture attuali sono insufficienti. La stessa Azzolina sa bene che con queste misure, le scuole resteranno aperte per poco.
Ecco, ad esempio, la clamorosa denuncia che arriva da una scuola pugliese. «Il ministero ha “abbondantemente” provveduto alla fornitura di gel igienizzante. Su 1000 alunni, 150 personale e 40 classi tra infanzia e primaria ha inviato n. 20 dispenser da 500 ml. Siamo coperti per il primo giorno di scuola». La denuncia è di un dirigente scolastico di una scuola pugliese, che ha fotografato lo scatolone con i 20 flaconi. Il dirigente chiede di mantenere l’anonimato, ma l’amarezza è evidente. «Sono forniture insufficienti. Il ministero della Salute ci ha appena fornito di ben duemila mascherine monouso. Duemila mascherine. Considerando che siamo in millecentocinquanta, noi abbiamo tutto il necessario solamente per il primo giorno di scuola». La denuncia che arriva dalla Puglia è una delle tante che stanno arrivando a Roma da tutta Italia. A viale Trastevere, intanto, la ministra Azzolina dorme. Ma sono sogni pieni di incubi.