Voto di scambio e metodo mafioso: in manette il sindaco Pd di Marigliano, Antonio Carpino

21 Lug 2020 11:01 - di Natalia Delfino
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Scambio elettorale politico-mafioso e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. Sono le accuse che hanno portato all’arresto del sindaco Pd di Marigliano, in provincia di Napoli, Antonio Carpino.

Le accuse al sindaco Pd di Marigliano

L’arresto in carcere di Carpino, avvocato penalista, è stato richiesto dalla Dda di Napoli. Lo stesso provvedimento ha colpito anche Luigi Esposito, già al 41 bis. Entrambi avrebbero commesso i reati di scambio elettorale politico-mafioso e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso in concorso tra loro e con i collaboratori di giustizia Cristiano Piezzo e Massimo Pelliccia.

L’elezione di Carpino inquinata dal voto di scambio

I fatti al centro dell’indagine risalgono al periodo tra ottobre 2014 e giugno 2015. Ovvero al periodo della campagna elettorale che poi ha portato all’elezione di Carpino con una coalizione di 7 liste di centrosinistra, tra le quali, oltre al Pd, Sinistra per Marigliano, Marigliano libera e Il Campanile. Carpino aveva già annunciato la volontà di ricandidarsi alle elezioni del 20 e 21 settembre per un secondo mandato, con il sostegno del Pd e della coalizione di maggioranza. Pochi giorni fa, infatti, il Pd ha emanato un comunicato per “rinnovare la propria fiducia e il proprio sostegno al candidato Sindaco Antonio Carpino”.

 

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