I soldi in nero di Buzzi al Pd non sono reato per la magistratura romana

28 Feb 2020 11:31 - di Il Cavaliere Nero

I soldi di Salvatore Buzzi al Pd non erano reato? Le anticipazioni del libro scritto dall’ex capo della cooperativa 29 giugno  – “Se questa è mafia” – poi uscito assolto dall’accusa di mafia nel teorema Pignatone, fanno riflettere.

Il Pd si faceva pagare in nero gli stipendi da Buzzi ed è difficile capire che cosa sia successo a palazzo di Giustizia. Finora, tra i politici di sinistra, hanno pagato – duramente – i pesci piccoli. L’ex presidente del Consiglio comunale di Roma,Coratti, l’ex presidente del municipio di Ostia, Tassone, l’ex assessore di Ignazio Marino, Ozzimo.

Buzzi: “Pagavo gli stipendi al Pd”

Scrive Buzzi: “Ho pagato gli stipendi degli impiegati della federazione romana. Ho sponsorizzato la campagna elettorale di decine di candidati. O ho assunto centinaia di persone segnalate. O ho fatto votare alle primarie per eleggere il segretario cittadino, nell’ ottobre 2013 ben 220 persone”.

Il finanziamento illecito a un partito è ancora reato? Oppure Buzzi è un calunniatore? Delle due l’una: sia stato Renzi o Zingaretti il leader dell’epoca dei soldi di Buzzi al partito; o per li rami i loro responsabili romani: questa roba è vera o no? Se è una finzione abbiamo il diritto di saperlo, a partire da chi è ancora messo in mezzo, in una maniera curiosa, con un libro. Se è vera, è terribile.

Eppure stavano tutti zitti.

Anche adesso

Si è verificato l’obolo illecito di quattrini? E c’è stato il mercato delle assunzioni che in alcuni casi fa scattare il voto di scambio e il traffico di influenza?

E’ calata la nebbia sui vertici del Pd, “il mio partito di riferimento”. Scrive ancora Buzzi: “In tv ascoltavo lo sdegno dei tanti che avevano scoperto all’ improvviso che c’ era una grossa associazione mafiosa e non se n’ erano accorti prima e ringraziavano tanto Pignatone che li aveva liberati. Ecco, mi dicevo, di fronte a questa accusa, chi mi conosce da anni prenderà le mie difese e pensavo ai tanti esponenti del Pd o di Sel che avevano condiviso la crescita della cooperativa. Solo silenzio»

Silenzio che dura anche ora che esce il libro del boss della “29 giugno”. Quanto tempo potrà durare? Chi sa parli.

Commenti

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  • Giovanni Marchetta 29 Febbraio 2020

    Guarda caso per i magistrati tutto quello che fa il pd è lecito, anche i soldi in nero. L’avessero fatto gli altri avrebbero fatto mille inchieste. Questa è la magistratura corrota italiana

  • rino 29 Febbraio 2020

    Il PD è un cancro per il paese che non si riesce ad estirpare perché la destra non ha la stessa forza comunicativa della sinistra, non ha la manovalanza dei centri sociali, non ha la magistratura a suo servizio, non ha gli americani e i tedeschi dalla sua parte. Per un cambiamento ci vorrebbe solo un’altra “mani pulite”, gli elementi ci sono, ma la magistratura no. Soluzione? Continuare a lamentarci? Ma il lamento sembra non arrivare all’orecchio di molti.

  • Mario Paolucci 29 Febbraio 2020

    Merda per una magistratura di veri comunisti!

  • maurizio pinna 28 Febbraio 2020

    Fino al 1989 i soccorsi rossi erano arrivati via Cecoslovacchia, poi con la fine dell’ Unione Sovietica è stato giocoforza cambiare sponsor. Comunque i grandi inquisitori hanno sempre evitato di disturbare i compagni, basti pensare agli anni di mani pulite. Oggi si continua. L’unico a tentare di rompere il cerchio fu il grande Cossiga ma si beccò l’impeachment dal PDS di Occhetto.